Alcuni analisti lo avevano anticipato già alcuni mesi fa: il 2023 è l’anno delle obbligazioni. Mai parole furono più profetiche di queste perchè in appena 13 giorni ci sono state nuove emissioni di obbligazioni italiane ad un ritmo che non si vedeva da tempo. Almeno per quanto concerne il mercato obbligazionario, il nuovo anno è quindi iniziato nel migliore dei modi.
Vero è che molte delle nuove obbligazioni 2023 collocate nelle prime settimane di gennaio erano indirizzate solo agli investitori istituzionali, tuttavia non va dimenticato come proprio nei giorni scorsi un pezzo da novanta dell’Italia, quel è Eni, ha annunciato l’emissione di un nuovo bond a 5 anni indirizzato ai pubblico retail. La mossa del Cane a Sei Zampe è rivelatrice di un cambio di rotta importante: i piccoli risparmiatori sono tornati ad interessarsi al mercato dei bond a seguito del rialzo dei tassi. Eni lo ha già capito, altre società seguiranno.
I segnali arrivati dall’obbligazionario, nonostante la ristrettezza dell’arco temporale (appena due settimane con la prima semi-festiva) lasciano intendere che anche nei prossimi mesi possa esserci un certo dinamismo con l’emissione di nuove obbligazioni. Del resto se c’è una considerazione che può essere fatta guardando al ritmo delle emissioni in questa parte iniziale dell’anno è che l’attività dei collocamento abbia aumentato di intensità giorno dopo giorno. Da osservatori del mercato obbligazionario, l’impressione che abbiamo avuto è che ogni nuova emissione di bond corporate, ha spinto altre società a seguire la stessa strada.
In questo elenco sono riportate le nuove obbligazioni emesse nel 2023:
- Enel: bond in due tranche riservato agli istituzionali
- Unicredit: senior preferred bond a 6 anni con opzione call dopo il quinto
- Banco BPM: senior preferred green bond a 4 anni riservato agli istituzionali
- Pirelli: sustainaibility-linked bond a 5 anni riserva agli istituzionali
- Eni: annuncio emissione bond a 5 per investitori retail
- Iccrea: social bond a 5 anni riservato agli istituzionali
- Banca Ifis: Senior Preferred bond a 4 anni riservato agli istituzionali
- Eataly: bond scadenza 2028 e cedola fissa dell’8%
Attenzione perchè in questa lista ci sono solo nuove obbligazioni italiane. L’elenco non comprende le emissioni effettuate da società estere nelle prime due settimane del nuovo anno. Tuttavia evidenziamo che anche il corporate bond europeo è stato molto dinamico con le nuove obbligazioni di Crediti Agricole, Rci Banque, finanziaria del gruppo Renault e la stessa Renault che era tornata sul mercato obbligazionario negli ultimi giorni del 2022.
Nei prossimi paragrafi sarà possibile trovare delle informazioni sulle nuove obbligazioni emesse ad inizio 2023.
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Nuovi bond corporate 2023 italiani: torna l’appeal
Per quanto concerne il mercato obbligazionario italiano, ad inaugurare il 2023 è stata Enel con l’emissione di un bond in due tranche: la prima ha opzione callable a partire da cinque anni e cinque mesi, mentre per la seconda presenta opzione callable dopo otto anni e cinque mesi. Boom di ordini dagli istituzionali (5,25 miliardi sulla prima tranche e sei miliardi sulla seconda) con conseguenze abbassamento degli spread iniziali ad un rendimento finale rispettivamente pari al 6,375% e 6,625% (approfondisci su >>> Obbligazioni Enel perpetue e ibride).
Dopo il collocamento del colosso dell’elettricità, è scesa in campo Unicredit con un Senior Preferred bond per un ammontare pari a 1 miliardo di euro. Anche in questo caso boom degli ordini (2,85 miliardi, quasi il triplo dell’offerta). Il bond ha scadenza di 6 anni con opzione rimborso dopo 5 anni (approfondisci su >>> Risultati collocamento obbligazioni Unicredit).
Dopo Piazza Gae Aulenti è stata Banco BPM a scendere in campo. La quotata guidata da Castagna ha emesso 750 milioni di senior preferred bond strappando un prezzo di collocamento pari a 99,613. Rating obbligazioni Ba1/BB- e cedola del 4,875% (approfondisci su >>> Nuove obbligazioni Banco BPM).
Praticamente in simultanea al Banco BPM (ma settore completamente diverso) anche Pirelli è scesa in campo con nuove obbligazioni. La quotata degli pneumatici ha emesso sustainaibility-linked bond per un importo complessivo di 600 milioni di euro e una durata di 5 anni (scadenza 18 gennaio 2028). Anche in questo caso ottima la domanda dagli istituzionali.
Sempre in contemporanea ecco le obbligazioni di Eataly scadenza 2028 e cedola fissa dell’8%. Un bond senza rating che non verrà trattato sui mercati ma che comunque rivela il dinamismo del mercato obbligazionario italiano a inizio 2023.
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Tornando alle società più grandi, pochi giorni fa è stata Iccrea Banca a collocare con successo un bond da 500 milioni di euro, a tasso fisso, di durata 5 anni. Anche in questo caso c’è una call dopo 4 anni. Emissione alla pari, con una cedola del 6,875% e buoni rating (BB+ per S&P e BB- per Fitch).
Un’altra banca ha risposto ad Iccrea: Banca Ifis. La quotata ha emesso un Senior Preferred nell’ambito del proprio programma di emissioni EMTN. Ammontare di 300 milioni di euro e ottima risposta da parte del mercato. Le obbligazioni hanno durata quadriennale e saranno quotate presso Euronext di Dublino. Rating: BB+ per Fitch e Baa3 da Moody’s.
E infine a chiudere la settimana ci ha pensato Eni con l’annuncio dell’emissione di un bond retail dopo ben 11 anni. Si tratta di bond sustainability linked ossia indicizzati a obiettivi di sostenibilità. Ammontare 1 miliardo di euro (ma si può salire fino a 2 in caso di boom), cedola non inferiore al 4,3% lordo e inizio collocamento lunedì 16 gennaio. Investitori retail già in allerta: quanto convengono le nuove obbligazioni Eni a 5 anni?
E qui chiudiamo…in attesa di vedere se ci saranno altre obbligazioni anche la prossima settimana.