Il collocamento dei due bond a tasso fisso a 4 e a 10 anni che Eni aveva annunciato ieri mattina, si è concluso ieri pomeriggio con esito positivo come ampiamente prevedibile. Grazie ad una buona domanda da parte degli investitori istituzionali (ai quali l’emissione era indirizzata) il Cane a Sei Zampe ha strappato un buon pricing. Da parte loro i sottoscrittori si sono garantiti cedole molto interessanti.
Ma vediamo nel dettaglio quale è stato l’esito del collocamento con focus rivolto proprio sul prezzo e sulle cedole.
Nuove obbligazioni Eni tasso fisso: cedola, prezzo e risultati
Il primo bond tasso fisso emesso da Eni (quella con durata pari a 4 anni) scade il 19 maggio 2027 ed è stato collocato per un ammontare di 750 milioni di euro. Grazie alla buona domanda, Eni ha strappato un prezzo di re-offer del 99,982%.
La struttura della prima emissione obbligazionaria è molto particolare. Il bond, infatti, è di tipo sustainability-linked e prevede il pagamento di una cedola annua del 3,625%. Tale cedola sarà costante fino alla scadenza essendo legata al raggiungimento degli obiettivi al 31 dicembre 2025 di Net Carbon Footprint Upstream (Scope 1 e 2) pari o inferiore a 5,2 MtonCO2eq, e di capacità installata per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili pari o superiore a 5 GW.
Il secondo bond (quello di durata decennale) scade invece 9 maggio 2033 ed è stato collocato per un ammontare pari 1,25 miliardi di euro. In questo caso il pricing è del 99,505%. L’emissione prevede il pagamento di una cedola a cadenza annuale dello 4,250% che resterà inalterata fino alla scadenza naturale del prestito.
Interessante evidenziare che tra i sottoscrittori c’è stato un vero e proprio boom della domanda domanda da Germania, Uk, Francia e Italia.
Come prevedibile, quindi, le obbligazioni Eni fanno gola.
Nuove obbligazioni Eni a tasso fisso: l’annuncio ufficiale
E’ previsto per oggi il collocamento delle nuove obbligazioni Eni che il Cane a Sei Zampe ha annunciato appena poche ore fa. La notizia sta già rimbalzando sui vari forum di investitori anche perchè il nome di Eni è legato all’emissione obbligazionaria retail effettuata a inizio anno.
Questa volta, però, i semplici investitori resteranno a boccia asciutta visto che e obbligazioni di nuova emissione sono riservate esclusivamente ad investitori istituzionali. Ne consegue che il taglio minimo sarà alto come sempre avviene per queste tipologie di emissione.
Nonostante il target delle nuove obbligazioni Eni sia quello dei grandi fondi, la notizia della nuova emissione potrebbe anche interessare i piccoli risparmiatori non fosse altro perchè dal collocamento si possono avere informazioni significative sul livello di hype del Cane a Sei Zampe. Vale quindi la pena spendere alcune parole sulle caratteristiche dell’operazione.
Tanto per iniziare le nuove obbligazioni annunciate oggi da Eni rientrano nel programma di Euro Medium Term Note. La lunghezza è interessante: il primo bond tasso fisso ha durata di 4 anni mentre il secondo di 10 anni.
Per quello che riguarda il timing dell’emissione, la formula usata dalla società è sempre la stessa. Nel comunicato si parla di collocamento “compatibile con le condizioni di mercato”. Chi è solito investire in obbligazioni sa perfettamente che, solitamente, quando un emittente ricorre a queste parole, il collocamento viene effettuato il giorno stesso dell’annuncio ovvero oggi (massimo il giorno successivo).
I due prestiti obbligazionari verranno poi quotati sulla borsa di Lussemburgo.
Il collocamento delle due obbligazioni a tasso fisso avviene in esecuzione di quanto deliberato dal consiglio di amministrazione il 7 aprile 2022. I proventi dell’emissione sono volti a finanziare i futuri fabbisogni di Eni e a mantenere una struttura finanziaria equilibrata.
Non ci sono altre informazioni se non quelle sull’organizzazione del collocamento. Il Cane a Sei Zampe ha reso noto che l’operazione sarà condotta da un pool di banche composto da Credit Agricole CIB, Goldman Sachs International, Intesa Sanpaolo (Divisione IMI CIB), MUFG, Santander, SMBC, Societé Generale e Unicredit che agiranno in qualità di joint bookrunner.
Nuove Obbligazioni Eni galvanizzate dal successo del bond Eni 2028?
La domanda che in tanti si potrebbero porre in vista del collocamento di oggi non può che riguardare un eventuale effetto positivo generato dal successo avuto a gennaio con il bond sostenibile Eni 2028.
In quella circostanza la domanda complessiva da parte degli investitori retail fu pari ad oltre 10 miliardi di euro con richieste da oltre 300mila investitori. Numeri da record per una emissione obbligazionaria corporate single tranche destinata al pubblico indistinto, tanto che lo stesso Ad Descalzi ebbe ad affermare che “il successo di questa operazione è stato straordinario e sorprendente”. Allora il manager parlò di “fortissimo riscontro in termini di fiducia da parte del pubblico italiano”.
Le obbligazioni tasso fisso in collocamento oggi avranno la stessa accoglienza?