Annunciata emissione sindacata dal MEF
Emissione sindacata per un ammontare totale pari a 5 miliardi di euro (www.risparmioggi.it)

Mentre molti investitori attendevano giorno 9 gennaio per conoscere i dettagli del primo collocamento a medio e lungo termine dell’anno, il Tesoro ha colto di sorpresa annunciando il prossimo collocamento di un nuovo BTP a 10 anni e di un nuovo BTP Green a 20 anni. Entrambe le operazioni, come riporta la nota del MEF, verranno effettuate tramite emissione sindacata.

Non si tratta quindi di titoli che verranno collocati in modo tradizionale mediante l’asta competitiva ma di bond rivolti a specialisti in titoli di stato. Sulle tempistiche dell’operazione non sono fornite specifiche, tuttavia la presenza della consueta formula per cui “la transazione sarà effettuata nel prossimo futuro, in relazione alle condizioni di mercato” lascia intendere che il collocamento sindacato verrà effettuato a stretto giro. Di solito, infatti, nel momento in cui viene dato questo tipo di annunci, è già pronta l’attuazione dell’operazione.

I due titoli che verranno collocati dal MEF sono:

  • un BTP a 10 anni scadenza 1 agosto 2035
  • un BTP Green scadenza scadenza 30 aprile 2046

Complessivamente l’ammontare dell’emissione sarà pari a 5 miliardi di euro. Come si evince dalle prossime aste BTP in programma a gennaio, proprio questi 5 miliardi di BTP potrebbero essere i primi collocati nel 2025.

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Focus sul nuovo BTP Green a 20 anni

Il nuovo BTP a 10 anni è il classico titolo benchmark e quindi è normale che il vero protagonista dell’imminente collocamento sindacato sia il nuovo BTP Green a 20 anni. Il nuovo titolo “verde” andrà ad affiancarsi alla platea di obbligazioni dello stessa tipologia già listate sul Mercato Obbligazionario Telematico di Borsa Italiana. Senza allontanarci troppo dalla scadenza che il nuovo BTP Green avrà (2046), segnaliamo la presenza sul MOT di un BTP Green aprile 2045.

In generale i BTP Green sono normali titoli di stato i cui proventi, però, sono destinati al finanziamento di iniziative che hanno ricadute ambientalmente sostenibili in linea sia con i 6 obiettivi ambientali delineati dalla Tassonomia Europea delle attività sostenibili che con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS delle Nazioni Unite).

Come già avvenuto con le precedenti passate emissioni verdi, anche i fondi raccolti attraverso il collocamento sindacato del nuovo BTP a 20 anni saranno ripartiti tra tutte le 6 categorie previste nel Quadro di riferimento ossia:

  • Fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e termica
  • Efficienza energetica
  • Trasporti
  • Prevenzione e controllo dell’inquinamento ed energia circolare
  • Tutela dell’ambiente e della diversità biologica
  • Ricerca

Tra queste, le più importanti sono quella che ingloba gli interventi a favore dell’efficienza energetica degli edifici e quella dei trasporti (questa seconda comprende gli investimenti destinati alla realizzazione di infrastrutture ferroviarie, all’elettrificazione di tratte ferroviarie e alla promozione di mezzi di trasporto sostenibili).

Un pool di banche per il collocamento sindacato dei 2 BTP

A differenza di quello che avviene con le tradizionali aste medio e lungo termine, nei collocamenti sindacati un ruolo centrale è svolto dal pool di banche incaricato di effettuare l’operazione. Il parterre per questa prima emissione dell’anno è molto ampio e comprende: Banca Monte dei Paschi di Siena, BNP Paribas, Citibank Europe, Crédit Agricole, NatWest Markets e UniCredit.

La decisione del MEF di annunciato il primo collocamento sindacato dell’anno può aver sorpreso per quello che riguarda il timing “prematuro” ma non ha sorpreso per la sua presenza. Un nuovo BTP a 10 anni scadenza 1/8/2035 era infatti contemplato dal programma trimestrale di emissioni BTP mentre di un nuovo BTP Green c’era riferimento nelle Linee Guida per la Gestione del Debito Pubblico 2025. Insomma entrambe le emissioni erano una faccenda di “quando” non di “se” essendo assodate.