Prosegue inesorabile il ribasso dei rendimenti dei Buoni Ordinari del Tesoro. Il nuovo annuale in asta oggi 10 aprile 2025 ha infatti esitato un rendimento più basso rispetto a quello strappato dal BOT di pari durata emesso a marzo. Se il trend calante dei rendimenti sta proseguendo allora è evidente che l’impatto delle tensioni finanziarie in atto sui mercati è molto marginale sul fronte titoli di stato. Soprattutto nelle scadenze più corte, quindi, a dettare l‘andamento dei rendimenti è unicamente il calo del costo del denaro deciso dalla BCE. E allora vediamo tutti i risultati dell’asta con cui è stato collocato il nuovo BOT a 12 mesi con focus soprattutto su prezzo e ritorni.
Nuovo BOT a 12 mesi protagonista dell’asta del 10 aprile 2025
L’asta BOT del 10 aprile 2025 prevedeva il collocamento di un nuovo BOT annuale a accanto ad esso la terza tranche di un BOT a 12 mesi ma dalla vita residua di appena 60 giorni. Tra i due l’indiscusso protagonista è apparso essere fin da subito il nuovo BOT scadenza 14 aprile 2026. Trattandosi di una nuova emissione, l’ISIN non era stato reso noto al momento della comunicazione del MEF. Il codice è stato quindi annunciato oggi nell’ambito della diffusione di tutti i risultati. Il titolo sarà identificato sul secondario con l’ISIN IT0005645509.
Precisato questo, sul piatto erano stati messi dal MEF fino a 7 miliardi di euro. Ammontare tutto sottoscritto senza alcun problema con una domanda totale pari a 10,64 miliardi di euro. Alla luce di questi dati il rapporto di copertura emerso si è attestato all’1,52. Già su questo punto c’è una differenza significata rispetto all’asta di BOT annuali che si era tenuta a marzo. Allora il BOT 13 marzo 2026 ISINIT0005640666 offerto per 9 miliardi di euro incassò domande pari a 13,08 miliardi di euro con un rapporto di copertura dell’1,45.
Morale: il nuovo BOT a 12 mesi emesso ad aprile 2025 presenta un rapporto tra ammontare richiesto e quantitativo offerto più alto rispetto a quello di un mese fa.
Il vero nocciolo, però, è sul rendimento esitato perchè era qui che si giocava gran parte della sfida.
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Rendimento nuovo BOT aprile 2026 ancora in ribasso
Capito pricing e rendimento. Alla luce della domanda e del meccanismo dell’asta, il prezzo di aggiudicazione del nuovo BOT annuale è stato fissato a 97,894, sotto la pari. A tale valore corrisponde un rendimento lordo a scadenza del 2,122%. Trattandosi di titoli a zero coupon non ci sono cedole e quindi il rendimento è unicamente dato dalla differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto.
Il raffronto con BOT a 12 mesi emesso il mese precedente non lascia spazio a dubbi: allora fu esitato un prezzo di 97,692 corrispondente a ad un rendimento del 2,337%. Nel giro di un mese, quindi, il titolo a un anno ha perso lo 0,215% di rendimento. Il trend di ribasso dei rendimenti sta peggiorando.
Tirando le somme come è andata al nuovo BOT annuale emesso il 10 aprile? Fondamentalmente come ci si poteva attendere, anzi, a voler essere rigorosi, forse, vista la situazione internazionale, era lecito attendersi qualcosa in più. Così non è stato anche perchè l’asta ha avuto la sfortuna di tenersi proprio nel giorno in cui le borse stanno rimbalzando per effetto della decisione americana di bloccare tutti i dazi (tranne quelli contro la Cina) per un periodo di 90 giorni.
Cosa puoi fare adesso?
Sulla prima asta BOT di aprile è calato il sipario. Il nuovo BOT aprile 2026 ha data di regolamento lunedì 14 aprile 2025 e quindi da allora sarà possibile comprarlo sul secondario ai prezzi correnti. Per tornare a comprare dal MEF sarà necessario attendere la prossima asta BOT di fine mese.