Una nuova emissione del BTP Italia, il titolo retail indicizzato all’inflazione italiana, manca oramai dal 2023. Tuttavia l’attesa potrebbe essere finita. Ci sono tutta una serie di segnali, infatti, che lasciano intendere la possibile volontà del MEF di procedere con il lancio di un nuovo BTP Italia. Le tempistiche dell’operazione non sono cortissime ma al tempo non sarà necessario attendere così tanto. L’arco temporale compreso tra maggio e giugno viene infatti indicato come il più favorevole per il grande ritorno del BTP Italia. Tutta una serie segnali sembrano proprio convergere in questa direzione.
Un eventuale collocamento non dovrebbe stupire più di tanto perchè il MEF, pur non fornendo dettagli in merito, già a fine anno scorso nell’ambito del programma annuale di emissioni di titoli di stato aveva detto chiaramente che ci sarebbero state nuove emissioni di BTP Italia nel 2025 laddove le condizioni di mercato lo avessero reso possibile.
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In tarda primavera la nuova emissione del BTP Italia
C’è un segnale che più di tutti sembra suggerire una prospettiva ben precisa: a maggio va in scadenza un BTP Italia per complessivi 18,5 miliardi di euro. Si tratta di un ammontare decisamente consistente che il Tesoro dovrà andare a sborsare. Impensabile che un importo simile possa essere coperto con le aste tradizionali di titoli a medio e lungo termine.
Il ricorso ad una emissione retail appare lo scenario più scontato. E a questo punto le ipotesi che si possono fare diventano davvero poche: o il MEF ricorrerà ad un nuovo BTP Valore oppure, scenario più probabile, ad un nuovo BTP Italia. Questa sarebbe la soluzione più scontata perchè, diciamo la verità, di BTP Valore lo scorso anno è stata fatta quasi indigestione ed è improbabile che possa esserci questa staffetta (più plausibile sarebbe invece un successivo collocamento di BTP Valore ad estate inoltrata o in autunno).
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Se torna l’inflazione, l’emissione del nuovo BTP Italia sarà ancora più probabile
Obiezione: la nuova emissione del BTP Italia, per avere buone probabilità di successo, dovrebbe poter contare di un contesto favorevole caratterizzato da alta inflazione. Giustissimo e infatti il contesto potrebbe proprio evolvere in questa direzione. Vero è che attualmente l’inflazione appare sotto controllo, tuttavia la guerra commerciale provocata dall’introduzione di dazi da parte degli Stati Uniti potrebbe favorire una recrudescenza dei prezzi al consumo.
In altre parole l’inflazione a livello globale potrebbe tornare a salire anche dove appare avviata ad suoi target naturali come in Europa. In questo contesto il terreno per l’emissione di un nuovo BTP Italia dopo un anno di assenza tornerebbe ad essere favorevole.
L’inevitabilità della nuova emissione di BTP Italia
Per il MEF l’emissione di un nuovo BTP Italia dopo la pausa dell’anno scorso, è inevitabile. Nel senso che il Tesoro non può fare diversamente perchè metterebbe in pericolo tutta la strategia che è stata fin qui seguita. Riavvolgiamo rapidamente il nastro. Fin dal suo insediamento Giorgetti ha puntato alla nazionalizzazione della maggior parte possibile del debito. Una scelta anche inevitabile alla luce dello stop agli acquisti di titoli di stato italiani da parte della BCE. L’obiettivo di riempire le tasche degli italiani di BTP tricolori, è stato perseguito tenacemente con le 4 emissioni di BTP Valore messe a segno tra il 2024 e il 2024 ed è proseguito anche nel 2025 con il collocamento del primo BTP Più. Tanta tenacia ha portato ben il 14% del debito italiano nelle tasche degli italiani. Difficile che, proprio dopo aver raggiunto questo traguardo che colloca l’Italia ai piani alti della classifica sulle nazionalizzazione dei titoli di stato, il MEF possa rinunciarvi.
Ergo, la nuova emissione del BTP Italia, diventa a questo punto inevitabile.
Cosa puoi fare adesso
Il lancio del nuovo BTP Italia non è imminente. Visto che nel 2024 non sono stati emessi titoli di questo tipo, forse conviene sfruttare l’attesa per un ribasso partendo ad esempio da come calcolare la cedola del BTP Italia. Sulle potenzialità di guadagno può essere invece utile dare un occhio a quanto si metteranno in tasca di cedola i detentori del BTP Italia ottobre 2027 in occasione dello stacco del 28 aprile prossimo.