Da alcuni giorni su tutte le reti tv impazza la pubblicità che reclamizza il collocamento delle nuove obbligazioni Cassa Depositi e Prestiti scadenza 2029.
Il periodo di sottoscrizione è iniziato oggi 7 novembre e durerà fino al prossimo 27 novembre 2023 salvo chiusura anticipata che è a discrezione della sola emittente. In pratica c’è un arco temporale di circa 20 giorni per decidere se conviene comprare le obbligazioni CDP 2029 oppure se è meglio lasciar perdere. Solitamente quando si parla di obbligazioni, la convenienza della sottoscrizione è anzitutto una questione di affidabilità dell’emittente.
Nel caso delle obbligazioni Cassa Depositi e Prestiti, il problema neppure si pone visto che stiamo parlando di un ente che è in pratica il braccio finanziario e economico dello Stato. Ciò significa che non è questo il parametro che fa la differenza e che è necessario guardare ad altri aspetti.
Obbligazioni Cassa Depositi e Prestiti 2029: caratteristiche
La Cassa Depositi e Prestiti, CDP., è un ente pubblico italiano che raccoglie fondi per finanziare progetti di interesse pubblico, come infrastrutture e sviluppo sostenibile, ed emette obbligazioni per raccogliere capitali. Proprio la sua finalità pubblica viene molto enfatizzata dalla pubblicità trasmessa in tv in questi giorni.
Tecnicamente il prodotto rientra tra le obbligazioni non subordinate e non garantite dallo Stato. La durata è di 6 anni e il rimborso del capitale investito avviene in una sola soluzione alla scadenza. Il tasso che viene riconosciuto è misto: fisso per i primi 3 anni e poi variabile.
Più nel dettaglio:
- durante i primi tre anni: i sottoscrittori riceveranno trimestralmente, in via posticipata, una cedola fissa pari al 5% lordo annuo del valore nominale unitario delle obbligazioni.
- durante i successivi tre anni: gli investitori riceveranno trimestralmente, in via posticipata, una cedola lorda indicizzata all’Euribor a 3 mesi, più un margine pari ad almeno lo 0,90% annuo
Da precisare che il margine definitivo sarà fissato al termine del periodo di collocamento.
Obbligazioni CDP 2029 convengono?
Gli investitori che cercano un asset sicuro da inserire nel loro portafoglio, non possono non considerare le nuove obbligazioni Cassa Depositi e Prestiti 2029 che, per quanto riguarda il livello di affidabilità, sono il non plus ultra.
Premesso questo, la convenienza delle obbligazioni CDP è una questione di profilo del potenziale investitore. In altre parole ci sono soggetti le cui caratteristiche ben si adattano alle nuove obbligazioni Cassa Depositi e Prestiti e soggetti ai quali, invece, la nuova emissione della CDP sta stretta anche alla luce di quella che è la situazione attuale dei mercati.
A fare la differenza sono le caratteristiche specifiche del bond.
Sicuramente le obbligazioni CDP 2029 sono una scelta interessante per i piccoli investitori che cercano di preservare il loro capitale e contrastare l’effetto dell’inflazione.
Come indicato nelle condizioni di sottoscrizione, le obbligazioni CDP prevedono un tasso di interesse iniziale fisso del 5% nei primi tre anni e un tasso minimo garantito dell’0,90% nei successivi tre anni, oltre a un tasso Euribor a tre mesi.
Questo dualismo comporta vantaggi e anche svantaggi
3 Vantaggi obbligazioni CDP 2029:
- Stabilità e sicurezza: Le obbligazioni di CDP sono emesse da un ente pubblico e sono generalmente considerate strumenti finanziari sicuri.
- Rendimento garantito: Il tasso di interesse fisso del 5% nei primi tre anni offre un rendimento attraente e garantito inizialmente.
- Protezione dall’inflazione: Anche se il tasso di interesse può diminuire negli ultimi tre anni, il rendimento potenziale del 3,5%-4% al netto delle tasse può aiutare a contrastare l’effetto dell’inflazione.
3 svantaggi obbligazioni CDP 2029:
- Scadenza a lungo termine: il rimborso del capitale è a scadenza e quindi gli investitori dovrebbero essere consapevoli che andranno a vincolare il loro denaro per un periodo di tempo di 6 anni che non è poco.
- Tasso variabile: La dipendenza dal tasso Euribor a tre mesi potrebbe portare a rendimenti variabili nei tre anni finali, a seconda delle condizioni di mercato.
- Tassazione: I rendimenti sono al netto delle tasse, quindi è importante comprendere l’impatto fiscale sul rendimento effettivo.
Tirando quindi le somme, le obbligazioni di CDP sono un’opzione da considerare soprattutto se si è alla ricerca di stabilità, reddito garantito e di una protezione parziale dall’inflazione. Sul mercato c’è oggettivamente di meglio ma sale anche l’asticella del rischio.
Nuove obbligazioni Cassa Depositi e Prestiti 2026: come comprarle
Chi ha deciso che le nuove obbligazioni CDP fanno al suo caso e quindi convengono, può comprarle in modo molto rapido. Tanto per iniziare l taglio minimo è di soli 1.000 euro e quindi si tratta di un investimento accessibile a tutti. 1.000 euro che tra l’altro coincide con il valore nominale.
La sottoscrizione, poi, è ancora più semplice: basta rivolgersi alle banche o intermediari finanziari incaricati. I collocatori sono in tutto 24. Ecco l’elenco:
- Intesa Sanpaolo S.p.A.
- UniCredit Bank AG
- BNP Paribas
- Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A
- Intesa Sanpaolo S.p.A.
- Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A
- IW Private Investments Società di Intermediazione S.p.A.
- UniCredit S.p.A
- Banca Nazionale del Lavoro S.p.A
- Allianz Bank Financial Advisors S.p.A
- BANCA AKROS S.p.A.
- BANCA CAMBIANO 1884 S.p.A.
- Banca del Piemonte S.p.A. con Unico Socio
- Banca Generali S.p.A
- BANCA PASSADORE & C. S.p.A.
- Banca Popolare di Sondrio S.p.A.
- Banca Sella Holding S.p.A.
- Banco di Desio e della Brianza S.p.A.
- BdM Banca S.p.A. (già Banca Popolare di Bari S.p.A.)
- BPER Banca S.p.A.
- Cassa di Risparmio di Asti S.p.A.
- Crédit Agricole Italia S.p.A.
- Credito Emiliano S.p.A.
- Credit Suisse (Italy) S.p.A.
- Deutsche Bank S.p.A.
- EQUITA SIM S.p.A.
- Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A.
- CheBanca! S.p.A
Attenzione perchè per comprare le obbligazioni Cassa Depositi e Prestiti a 6 anni serve avere un conto corrente con una di queste 24 banche autorizzate. Chi non lo avesse deve aprirlo.
Dulcis in fundo la tassazione: stiamo parlando di obbligazioni è quindi l’aliquota dovrebbe essere quella regolare al 26%, tuttavia (e questa è una buona notizia) lo Stato controlla la CDP e quindi come tassazione si applica quella agevolata al 12,5% come tutti i BTP.