La notizia di oggi è che Enel ha emesso obbligazioni non convertibili, subordinate ibride perpetue con denominazione in euro per un ammontare complessivo pari a 1,75 miliardi di euro. I nuovi bond hanno riscontrato un forte interesse da parte del mercato con richieste complessive per oltre 15 miliardi di euro, praticamente quasi 8 volte il quantitativo offerto.
I numeri non lasciano spazio ad interpretazioni: gli investitori istituzionali (ai quali il collocamento era rivolto) si sono messi in fila per comprare le nuove obbligazioni Enel. Non è la prima volta che un’emissione del colosso elettrico può beneficiare di una simile accoglienza, tuttavia, in questo caso, è evidente che ci sia stata una marcia in più.
Perchè i bond perpetui ibridi di Enel emessi tra ieri e oggi hanno avuto tanto successo? Per rispondere a questa domanda è necessario analizzare nel dettaglio quali sono implicazioni di questa tipologia di bond per poi cogliere i vantaggi che gli investitori hanno riscontrato in questo strumento.
Il bond perpetuo e anche ibrido non è una presenza “comune” sul mercato obbligazionario. Quella di Enel, quindi, è stata un’emissione particolare che vale la pena analizzare.
Obbligazioni Enel ibride e perpetue: cosa significa?
Cosa significa che le obbligazioni emesse da Enel sono ibride e allo stesso tempo perpetue? In quanto ibrido, il bond di Enel si colloca a metà strada tra debito e capitale. Tale peculiarità ha implicazioni anche per l’investitore che sceglie di investire in questo strumento. L’obbligazionista, infatti, corre un rischio più alto di quello che avrebbe comprando un’obbligazione ordinaria (e questo è scontato) ma anche un’obbligazioni senior. Per tipologia, infatti, i bond ibridi sono considerati subordinati. In quanto tali essi assorbono le perdite che scatterebbero nel caso in cui si dovessero realizzare le condizioni patrimoniali che sono indicate nel prospetto informativo.
C’è poi la seconda caratteristica ossia quel “perpetue”. Le obbligazioni perpetue, formalmente, non hanno alcuna data di scadenza. Teoricamente esse potrebbero quindi essere eterne ma in realtà è ovvio che l’emittente, una volta raggiunte le date callable, possa decidere di procedere al rimborso nel caso in cui le condizioni del mercato dovessero essere favorevoli. E’ ipotizzabile che Enel opti per il rimborso nel caso in cui i tassi di mercati alle date callable siano più bassi rispetto a quelli attuali. In una situazione simile, l’emittente avrebbe tutto l’interesse a rimpiazzare i bond in circolazione con obbligazioni a tassi più bassi. Un’operazione simile permettere ad Enel di tagliare gli interessi e quindi pagare di meno.
Questo, in estrema sintesi, è il significato profondo delle obbligazioni ibride e perpetue emesse da Enel. Ora possiamo provare a comprendere perchè l’emissione abbia avuto un così forte successo testimoniato dal boom della domanda da parte degli istituzionali.
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Perchè investire nelle obbligazioni ibride e perpetue di Enel
Comprare un bond che è allo stesso tempo ibrido e perpetuo non è propriamente quello che farebbero tutti. Gli istituzionali hanno invece fatto faville per accaparrarsi la nuova emissione di Enel attratti dall’alto rendimento da essa offerto. Una remunerazione molto succulenta che è l’ideale per chi ha un approccio meramente speculativo agli investimenti. Insomma le obbligazioni ibride e perpetue di Enel hanno sbancato perchè offrono un rendimento altissimo a fronte di un rischio di credito che non è alla portata di tutti.
Non solo. Il carattere speculativo di queste nuove obbligazioni Enel è ulteriormente aumentato dall’assenza di data di scadenza certa. Se non c’è una data precisa (ma solo un’opzione callable) allora le quotazioni dei bond possono registrare continue oscillazioni di prezzo. Anche questo elemento piace agli investitori che sono a loro agio con la speculazione pura (come lo sono gli istituzionali).
Quindi chi si è messo in fila e ha comprato i nuovi bond perpetui e ibridi di Enel lo ha fatto sapendo già che nel futuro prossimo potrà rivendere a prezzi più alti. Una strategia che non è adatta ai semplici investitori retail.