Nexi, importante player italiano nel ramo pos, ha lanciato ieri un’offerta di riacquisto parziale su due obbligazioni emesse nel 2021 e nel 2019. I due bond al centro della proposta di buyback sono:
- Senior Notes Callable 30 aprile 2026 e cedola 1,625% da 1,05 miliardi di euro
- Senior Notes Callable scadenza 31 ottobre 2024 e cedola 1,75% da 825 milioni di euro
Per visionare l’andamento delle due obbligazioni in tempo reale sul sito di Borsa Italiana è necessario inserire nella barra di ricerca i due ISIN di riferimento ovvero
- ISIN: XS2332589972 per il bond scadenza 2026
- ISIN: XS2066703989 per il bond scadenza 2024
I detentori di una o di entrambe le obbligazioni Nexi oggetto del buyback hanno tempo fino al 4 ottobre per aderire all’offerta di Nexi. La società dei pagamenti digitali ha comunque precisato che, alla luce delle condizioni di mercato, è possibile la revoca, la modifica, la proroga o la chiusura anticipata dell’offerta di riacquisto parziale.
Calendario alla mano, quindi, i possessori di queste obbligazioni hanno un pò di tempo per decidere cosa fare.
Riacquisto obbligazioni Nexi 2024 e 2026: cosa fare?
Aderire o meno alla proposta di riacquisto delle due obbligazioni Nexi dipende unicamente da quello che è il prezzo di ingresso sul mercato al momento dell’acquisto. Si possono però fare delle osservazioni generali. Tanto per iniziare le obbligazioni Nexi non brillano per rating. La valutazione dei bond è infatti non investment grade. Un giudizio simile scatta nel momento in cui il rating è inferiore a BBB (nella scala di giudizi che viene usata da Standard & Poors) o a Baa2 (nella scala di valutazione dell’agenzia Moody’s). A prescindere da questa sfumatura, le obbligazioni non investment grade rappresentano un investimento rischioso.
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Ciò premesso, prima dell’annuncio del buyback, le obbligazioni Nexi 2024 offrivano un rendimento lordo a scadenza del 3,40% mentre quelle in scadenza 2026 arrivavano a rendere il 6,60% lordo. Cosa potrebbe fare chi comprato i due titoli poco prima dell’annuncio di Nexi sul riacquisto parziale? Per rispondere a questa domanda è necessario dare un occhia a quelli che sono gli attuali rendimenti che si possono trovare sul mercato obbligazionario. Solitamente il metro sono i rendimenti dei BTP. E allora il bond Nexi 2024 con il suo rendimento del 3,4% lordo oggi (ed evidenziamo oggi perchè fino a prima della primavera la situazione era molto diversa) non rappresenta nulla di che. Un rendimento simile si può tranquillamente sostituire inserendo nel portafoglio alla componente obbligazionaria, BTP anche di durata breve ma dai rendimenti appetibili.
Diverso è il discorso relativo al secondo bond Nexi oggetto del riacquisto: quello in scadenza nel 2026. Qui si viaggia su un rendimento del 6,6% che non è facile (perlomeno per adesso) riuscire a sostituire anche perchè stiamo parlando di un titolo che ha una vita residua di appena 4 anni.
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Ricordiamo che obiettivo dell’offerta di Nexi è quello di ridurre i rimborsi in occasione delle prossime scadenze della società, gestire proattivamente le passività finanziarie ed estendere la vita media del proprio indebitamento finanziario.
Bank of America, BNP Paribas, e Crédit Agricole operano in qualità di Lead Dealer Manager e Barclays, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Société Générale operano in qualità di Dealer Manager nell’ambito dell’Offerta di Acquisto. Kroll Issuer Services agisce in qualità di tender agent.
Data di regolamento dell’offerta di riacquisto il 7 ottobre 2022.