Torniamo a parlare di obbligazioni perpetue, ossia senza scadenza, rivolgendo l’attenzione al bond perpetuo subordinato Banco BPM emesso nel 2007 e identificato con il codice ISIN XS0304963373. Ebbene è stata la stessa banca, in questi giorni al centro di indiscrezioni circa un possibile interesse da parte di Unicredit (si è arrivati a parlare addirittura di una possibile OPA) a comunicare la sua volontà di esercitare l’opzione callable prevista, da regolamento, per marzo 2022. L’esercizio della call significa rimborso del bond.
C’è già una data precisa che i risparmiatori titolari delle obbligazioni Perpetual Non Step-Up Subordinated Fixed/Floating RateNotes di Banco BPM farebbero bene a segnare sul calendario: il 21 marzo 2022. Quel giorno era già in calendario il pagamento trimestrale della cedola ma adesso, a seguito della decisione della banca, avverrà anche l’esercizio della call.
Visto che è un tema nuovo, cerchiamo di capire cosa succederà concretamente, a quanto ammonterà il rimborso e cosa significa esercizio della call.
Indice
Call Bond perpetuo Banco BPM: come funziona
I bond callable sono obbligazioni a tasso fisso esigibili anticipatamente come previsto da unn apposita clausola che prevede proprio questa opzione. Nel caso delle perpetue subordinate Banco BPM, il rimborso avverrà alla pari. Ciò significa che giorno 21 marzo 2022 verranno rimborsate sia le cedole previste dal piano temporale dell’emissione che il capitale. Considerando che nel 2007 la banca aveva collocato 300 milioni di bond perpetui subordinati con opzione call, attualmente la parte residua di capitale che sarà oggetto del rimborso ammonta a 105 milioni di euro.
Obbligazioni perpetue Banco BPM: cedola
Il bond perpetuo Banco BPM ISIN Isin XS0304963373 prevedeva diverse date di reset ossia date in cui sarebbe stato possibile (ma non certo) l’esercizio della call e quindi il rimborso. Precisiamo che nelle date reset, l’ente emittente NON è tenuto al rimborso ma può concederlo nel caso in cui le condizioni del mercato lo dovessero permettere. Quindi se Banco BPM rimborsa il bond perpetuo Isin XS0304963373 è perchè il momento è favorevole.
Premesso questo, il bond fino al 21 giugno 2017 corrispondeva agli obbligazionisti una cedola annuale fissa del 6,756%. Dopo quella data, le obbligazioni hanno riconosciuto un tasso pari all’Euribor a 3 mesi a cui sui si sommava un margine di 188 punti base. La scorsa settimana, l’Euribor a 3 mesi era pari a -0,53% e quindi, facendo due conti, la cedola trimestrale ammonta all’1,35%. Tutto ciò si traduce in un tasso di interesse annuo del 5,4%. Questo è il dato più importante dal punto di vista del risparmiatore: considerando quello che c’è in giro sui mercati e i rischi dei bond perpetui, la remunerazione è molto interessante.
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Obbligazioni perpetue subordinate Banco BPM: rating
Un altro elemento da tenere in considerazione per poter effettuare una valutazione è il rating delle obbligazioni. Attualmente, la raccomandazione a lungo termine sui bond subordinati di Banco BPM è Baa2 per Moody’s e BBB per DBRS. Per entrambi gli analisti, inoltre, l’outlook è stabile.
Attenzione alla tipologia di bond. Lo strumento in questione, infatti, è perpetuo (senza scadenza) ma rientra anche tra i subordinati. Come specificato nella guida sul funzionamento delle obbligazioni, i titoli subordinati devono fare i conti con eventuali perdite della banca prima dei bond senior e dei titoli subordinati con scadenza.
Perchè Banco BPM rimborsa il bond perpetuo emesso nel 2007?
L’opzione di rimborso era prevista fin dall’emissione ma perchè Banco BPM ha scelto di esercitare ora la call. E’ ovvio che se lo ha fatto è perchè ci sono le condizioni per farlo. E infatti si può ipotizzare che la banca abbia deciso di procede adesso prima che si assista ad un oramai inevitabile aumento dei rendimenti.