I titoli di Stato, cioè le obbligazioni statali, hanno dei vantaggi per i risparmiatori particolarmente interessanti rispetto ad altri strumenti:
- Come tutte le tipologie di obbligazioni, prevedono un rimborso alla loro scadenza.
- Come gli altri tipi di obbligazioni, consentono di guadagnare dai loro interessi.
- A differenza delle obbligazioni corporate, offrono dei vantaggi fiscali.
I bond statali vengono emessi da tutti i Paesi, quindi inclusa l’Italia, allo scopo di ottenere immediata liquidità.
Le obbligazioni italiane si possono definire a rischio medio, e anche per questa ragione tendono a offrire dei rendimenti non particolarmente consistenti.
Va però anche evidenziato che i bond statali più remunerativi sono, di norma, quelli provenienti dai Paesi in via di sviluppo: si tratta di Stati in crescita, però con difficoltà strutturali notevoli. E dunque le obbligazioni che vendono sono tra le più rischiose, ma offrono un guadagno dagli interessi molto più elevato.
Per maggiori informazioni sui bond statali, invitiamo a leggere le successive righe di questo articolo. Anche al fine di capire su quali tipi di bond statali valga la pena investire, tenendo conto che ciò dipende pure da quanto si è disposti a rischiare. A prescindere dalle proprie scelte, mai investire tutto il capitale in obbligazioni statali. I titoli di stato hanno senso solo nell’ambito di una strategia di diversificazione dei risparmi.
Cosa c’è da sapere sulle obbligazioni statali e sui loro vantaggi fiscali
Le obbligazioni (o bond) statali vengono vendute dagli Stati, mentre quelle corporate da aziende di grandi dimensioni.
I bond di Stato vengono emessi dalle autorità statali per finanziare gli esercizi della spesa pubblica.
Esistono autorità statali assai diverse tra loro, che hanno dei conti che possono andare dal molto in regola (come nel caso della Germania) al caos più totale (come nel caso dei Paesi in guerra o che subiscono pesanti manovre di svalutazione della loro valuta locale).
Anche per questa ragione, le obbligazioni statali non sempre sono sicure: gli Stati che hanno i conti sotto controllo offrono maggiori chance di guadagnare regolarmente dagli interessi e di ottenere il rimborso delle obbligazioni alla loro scadenza, mentre quelli che si trovano in maggiore difficoltà potrebbero non essere in grado di onorare tutti gli impegni con gli investitori.
Degno di nota è anche il fatto che tutti i Paesi che non risultano inseriti nella black list dall’Agenzia delle Entrate (e che quindi non rappresentano dei paradisi fiscali) offrono dei vantaggi fiscali nell’acquisto dei loro titoli di Stato.
Infatti, nel loro caso si paga solo il 12,5% di tasse sui rendimenti, a differenza dei bond corporate in cui invece si paga il 26%.
Si tratta di un vantaggio accordato dallo Stato italiano proprio al fine di spingere i risparmiatori italiani all’acquisto di bond di tipo statale.
Va pure detto che, a dispetto del loro vantaggio fiscale, spesso è poco conveniente investire in tali titoli, perché il loro rendimento potrebbe essere più basso rispetto a quello dei bond corporate come si evince da questo articolo di confronto tra obbligazioni societarie e BTP. È anche per questa ragione che occorre scegliere con cura le obbligazioni statali da acquistare.
Risorse per approfondire il tema obbligazioni
Su Risparmi Oggi puoi trovare molte risorse utili per approfondire il tema obbligazioni. Tra le tante guide scritte, possono essere molto utili per meglio analizzare le obbligazioni statali, i seguenti report:
Come funzionano le obbligazioni
Quotazione obbligazioni: analisi prezzi e rendimenti
Rating obbligazioni: dove cercarli
Le obbligazioni statali del 2021: su quali investire?
Se si decide di investire su obbligazioni statali sicure, cioè quelle meno rischiose che però offrono dei rendimenti bassi, le migliori in assoluto sono quelle emesse dalla Germania, un Paese molto solido economicamente.
Se invece si è disposti a rischiare leggermente di più, così da ottenere maggiori guadagni dagli interessi, è meglio virare sulle obbligazioni a medio rischio, come quelle italiane. Possiamo definirle a rischio medio perché il Bel Paese fatica a crescere.
In alternativa (o magari in aggiunta), è possibile scegliere tra quelle portoghesi: il Portogallo sta dando degli indizi di ripresa (sebbene timidi) per quanto riguarda il breve e medio periodo.
Infine, se si vuole guadagnare il più possibile occorre per forza puntare sulle obbligazioni statali ad alto rischio.
Questi ultimi titoli sono quelli emessi da Paesi in via di sviluppo (per esempio India, Brasile e Turchia), che per finanziarsi sono costretti a pagare tassi di interesse molto alti per le obbligazioni che vendono agli investitori. Tuttavia, siccome tali Paesi hanno delle economie che possono degradare molto rapidamente, in questo caso è meglio puntare su bond con scadenze brevi.