L’ultima volta che Telecom Italia si era affacciata sul mercato obbligazionario fu nel gennaio 2021. Esattamente due anni dopo l’ultima emissione, Telecom ha collocamento nuove obbligazioni di tipo senior unsecured con durata 5 anni. Sono passati poco più di 700 giorni dal precedente collocamento, ma sembra essere in un’altra epoca. I numeri, in primis quello relativo al rendimento, certificano questo passaggio.
Tecnicamente le nuove obbligazioni Telecom emesse oggi (controvalore pari a 850 milioni di euro, in rialzo rispetto ai 700 milioni di euro indicati dall’ex monopolista in prima battuta) sono di tipo high yield ovvero bond ad alto rendimento. Francamente ci sembra forse più opportuno parlare di altissimo rendimento non tanto per i “numeri” in sè quanto per il raffronto con il rendimento strappato nell’emissione precedente.
Le obbligazioni Telecom collocate oggi (taglio minimo di 100.000 euro) alla fine hanno strappato un rendimento pari al 6,875%. Poteva andare anche peggio (per l’emittente) visto che, inizialmente, si parlava addirittura del 7%, ma è evidente che i sottoscrittori abbiamo richiesto una certa motivazione per comprare le obbligazioni Telecom di oggi.
Motivazione necessaria alla luce di quello che è il profilo della società delle telecomunicazioni e di quelle che sono le sue prospettive.
Su questo secondo punto non servono tanti giri di parole perchè tutto è riassumibile nel rating che Moody’s Investors Service ha assegnato alle obbligazioni Telecom subito dopo la loro emissione: siamo su un B1 con outlook negativo. Se a ciò aggiungiamo che la stessa Telecom Italia è high yield con rating B1 per Moody’s, BB- per S&P e BB- anche per Fitch, si può comprendere come mai si è arrivati così in alto con il rendimento.
Comunque da apprezzare, secondo Moody’s, il fatto che Telecom Italia abbia deciso di tornare sul mercato obbligazionario dopo tanto tempo in quanto la mossa aiuta sicuramente nella gestione della liquidità.
Concretamente, infatti, i proventi dell’emissione, serviranno all’ex monopolista per fronteggiare il rifinanziamento delle prossime scadenze e per incrementare la liquidità a seguito del rimborso delle obbligazioni MTN senior unsecured da 1 miliardo che erano scadute il 16 gennaio scorso.
Obbligazioni Telecom 2023 VS obbligazioni Telecom 2021: che differenza nel rendimento!
Dicevamo del confronto con il rendimento delle obbligazioni che Telecom Italia aveva emesso nel 2021 (sempre a gennaio). Allora era stato collocato un bond tasso fisso da 1 miliardo di euro e durata 8 anni con una cedola dell’1,625% e un rendimento dell’1,7%. Praticamente un abisso tra le due emissioni anche se le operazioni non possono neppure essere confrontate in quanto mancano completamente i presupposti per farlo.
In questi due anni, infatti, è successo di tutto a partire dal forte rialzo dei tassi di riferimento decisi della BCE. Da solo, però, l’aumento del costo del denaro non basta per spiegare questo boom dei rendimenti e allora si torna punto e accapo con le prospettive di TIM azienda.
Obbligazioni Telecom Italia VS BTP a 10 anni: anche qui non c’è partita
Alcuni analisti hanno confrontato il rendimento strappato dalle obbligazioni collocate oggi da Telecom Italia con il rendimento del BTP a 10 anni. Operazione sacrosanta da fare quando si tratta di analizzare una nuova emissione obbligazionaria, ma anche in questo caso i presupposti del raffronto non sono così solidi. Venendo ai numeri il rendimento del BTP decennale viaggia attorno al 3,9%, quasi la metà di quelle delle nuove obbligazioni Telecom Italia.
Lo stato italiano, però, è messo meglio di Tim avendo comunque un rating sempre investment grade. Come già detto, invece, il rating dell’ex monopolista è già alcuni gradini più basso.
LEGGI ANCHE >>> Rating obbligazioni: dove si possono trovare, guida ai migliori siti
Tirando quindi le somme il rendimento delle nuove obbligazioni Telecom Italia emesse oggi è altissimo perchè l’emittente ha un profilo di rischi non tanto tranquillo (ma siamo sempre su livelli gestibili). Tutto si può capire ancora più facilmente se si considera che i tassi di interesse sul nuovo debito senior unsecured, a conti fatti, potrebbero essere superiori al debito ritirato (bond scaduto nei giorni scorsi) e ciò non può non avere un impatto negativo sul flusso di cassa di TIM.
Per la cronaca con l’arrivo di questa nuova emissione by Telecom Italia, si allunga ancora di più la lista delle obbligazioni emesse in Italia da inizio 2023 (dateci un occhio).