Proprio ieri annunciavamo il sorpasso delle obbligazioni sostenibili su quelle legate ai combustibili fossili. E proprio ieri è arrivata la notizia del collocamento di nuove obbligazioni Terna a 10 anni, ovviamente green, per un ammontare pari a 650 milioni di euro. Si trattato di una emissione singole tranche, denominata in Euro (quindi zero rischio cambio) è che è riuscita a strappare condizioni molto interessanti.
Prima di parlare di cedole e pricing (gli argomenti che più interessano gli amici investitori) facciamo il punto su quella che è stata l’accoglienza del mercato. Su questo punto non si può non riconoscere il successo dell’emissione: sul piatto c’erano 650 milioni di nuove obbligazioni Terna e alla fine sono arrivate richieste pari a circa 2,6 miliardi di euro, praticamente 4 volte il quantitativo offerto. A fare da calamita è stata chiaramente la cedola fissa che il bond riconosce ai suoi sottoscrittori.
Obbligazioni Terna luglio 2033 con cedola del 3,875%: niente male
La data di scadenza delle nuove obbligazioni Terna il 24 luglio 2033. 10 anni esatti se si considera che il regolamento è previsto per il 24 luglio 2023. Nel corso di questi 10 anni, gli obbligazionisti riceveranno una cedola annuale del 3,875% lordo (la tassazione sulle obbligazioni è quella standard del 26%).
Il costo di emissione (pricing) è stato fissato a 99,107%, valore che implica uno spread di 90 punti base rispetto al tasso midswap.
Importante evidenziare come il costo finale delle obbligazioni sia destinato ad essere decisamente inferiore rispetto a quello di emissione. Questo sarà possibile grazie alla precedente sottoscrizione di strumenti di copertura sui tassi d’interesse per valori più bassi rispetto alle condizioni attuali.
Per quello che riguarda la convenienza della cedola, sicuramente quel 3,875% lordo è molto più basso rispetto all’inflazione italiana di giugno (pari al 6,4% secondo i dati Istat rilasciati ieri), tuttavia se si tiene conto che già a partire dai prossimi anni l’indice dei prezzi al consumo è atteso in ribasso e che le obbligazioni Terna sono decennali, si può ipotizzare che il nuovo bond possa proteggere dall’andamento dall’erosione del potere di acquisto (ragionando con i valori medi).
La cedola delle nuove obbligazioni sostenibili Terna non è quindi affatto male anche perchè il fattore rischio è praticamente nullo.
Nuove obbligazioni sostenibili Terna con rischio bassissimo (e rating sicuro)
Terna Rete Elettrica Nazionale S.p.A. è la società che, a livello nazionale, gestisce le reti di trasmissione dell’energia elettrica. Si tratta di un asset tra i più strategici in assoluto e quindi le possibilità di fallimento sono nulle anche perchè proprietaria di Terna è la Cassa Depositi e Prestiti ossia il braccio operativo del MEF.
Non deve quindi stupire se al programma Euro Medium Term Notes (EMTN) in cui rientra anche la nuova emissione obbligazionaria green, sia stato assegnato un rating molto interessante dalle agenzie di valutazione internazionale. In particolare siamo su un BBB+ per Standard and Poor’s e su un P)Baa2 per Moody’s.
Le nuove obbligazioni saranno quotate sul Luxembourg Stock Exchange.
Il collocamento è stato condotto da un team di banche formato da BofA Securities, BNP Paribas, Deutsche Bank, IMI-Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Santander, Société Générale, UniCredit che hanno agito in qualità di joint-bookrunners.
Ricordiamo che era lo scorso aprile quando Terna emetteva un nuovo bond a 6 anni con cedola del 3,625%.
I proventi di questa nuova emissione saranno usati per finanziare gli eligible green projects di Terna individuati o da individuare sulla base del Green Bond Framework della società, redatto in conformità ai “Green Bond Principles 2021” pubblicati dall’International Capital Market Association e alla Tassonomia dell’Unione Europea, finalizzata a favorire gli investimenti sostenibili.