Anche in Italia i PAC in ETF registrano una crescita costante soprattutto tra le nuove generazioni che sembrano apprezzare molto la possibilità di investire piccole somme periodiche avendo un bugdet spesso molto limitato. Il grande segreto del successo dei PAC in ETF è stato proprio questo: aver permesso a semplici risparmiatori di trasformarsi in investitori.
Si tratta di un processo che non sarebbe stato possibile senza lo sviluppo della tecnologia applicata alla finanza e che segue trend diversi a seconda delle aree geografiche. Ad esempio il mercato dove più consistente è la quota di investimenti in PAC su ETF è quello tedesco, non a caso il più educato dal punto di vista finanziario, mentre in Italia c’è stata si una forte crescita dei piani di risparmio in ETF, ma c’è ancora tanto da recuperare rispetto agli altri Paesi (e neppure questo deve stupire visto che il nostro Paese ha un importante deficit di educazione finanziaria).
Questi rapporti sono perfettamente rispettati lato offerta. Infatti due delle più importanti piattaforme che consentono di comprare PAC su ETF sono tedesche (parliamo di Trade Republic e di Scalable Capital) mentre in Italia il mercato è presidiato soprattutto da banche con piattaforme di brokerage (come ad esempio Fineco) o da consulenti indipendenti (come Moneyfarm).
Come i PAC su ETF trasformano da risparmiatori a investitori
I piani di accumulo in ETF hanno registrato un vero e proprio boom a livello europeo facendo leva su quella che è la loro caratteristica basilare: consentire ai risparmiatori di prendere posizione sui mercati anche con risparmi contenuti e seguendo una certa metodicità.
Per investire non servono quindi grandi capitali né tantomeno è necessario passare dal sistema bancario tradizionale. Tutto può essere fatto in autonomia eliminando così molte voci di spesa. Inoltre il profilo tecnologico raggiunto dalle piattaforme digitali permette di operare in modo semplice e immediato. Grazie a questi punti di forza, i PAC in ETF hanno trasformato molti risparmiatori in investitori. E allora non c’è nulla di cui meravigliarsi se nel 2021 sono stati aperti circa 10 milioni di account secondo i dati EMEA BlackRock 2022.
A permettere questa rivoluzione storica sono stati alcuni fattori contingenti. E’ assodato che la pandemia ha spinto tantissimo sullo sviluppo di tutto il digital tra cui quello legato agli investimenti. Lo sviluppo della tecnologica ha semplificato il processo di investimento rendendo democratico l’accesso e riducendo i livelli minimi di investimento come pure i costi dell’investimento stesso.
Insomma, rispetto al passato, la forte attrattività del canal digital ha superato il trading portando l’accesso a queste piattaforme di risparmiatori che, inevitabilmente, si sono poi trasformati in investitori.
Passa agli strumenti operativi >>> Come fare un PAC su ETF?
Boom PAC su ETF: ora anche in Italia
Il mercato punto di riferimento dei PAC su ETF è la Germania che è a caso è quello finanziariamente più evoluto e, che culturalmente (apertura all’innovazione), era quello più pronto per abbracciare questa rivoluzione.
Sono i numeri a dirlo: nel lontano 1994 i piani di risparmio in Germania erano 154mila mentre oggi siamo a 5 milioni, con un CAGR del 63%. B
Stando ad alcune stime che sono state fornite da BlackRock in tutta l’area EMEA si arriverà a 14 milioni di piani di accumulo di in ETF nel 2024 e a 26 milioni nel 2026.
In Germania sono nati due dei broker più attivi nel segmento PAC su ETF. Sia Trade Republic che Scalable capital hanno introdotto un nuovo tipo di esperienza grazie a piattaforme che presentano un’interfaccia utente molto semplice e che puntano tutto su un mix perfetto basato su bassi costi e assenza costi di negoziazione.