In questa guida parliamo di quanto rendono gli ETF ma anche di come trovare gli ETF che rendono di più. Inoltre siccome la nostra mission è quella di fornire ai risparmiatori spunti operativi concreti faremo un riferimento anche a quanto potrebbero rendere gli ETF nel 2023.
In pratica nel post troverai tutte le risposte alle tue domande riguardanti la tematica rendimento ETF. Proprio grazie a queste risposte, ti potrai rendere conto perchè i fondi a gestione passiva vengono ritenuti universalmente così tanto interessanti per ai fini della diversificazione del tuo portafoglio investimenti a costi contenuti.
Pronti?
I vantaggi degli ETF
Liquidità, flessibilità, diversificazione e accesso a mercati diversamente economicamente troppo onerosi. Il tutto a costi ridotti.
Queste sono solo alcune delle caratteristiche che rendono gli ETF (Exchange Traded Fund) strumenti davvero interessanti. Anche per piccoli risparmiatori che, ad esempio possono sfruttare i cosiddetti ETF frazionati accedendo a un ampio mercato con un esborso minimo.
Inoltre, grazie alla loro ampia offerta e diversificazione permettono una certa gestione del rischio che in alcuni casi può trasformarsi in un reddito costante (vedi ad esempio gli ETF alto dividendo).
Sembra tutto facile, vero?
Beh in realtà solo in parte è così poichè comunque va sempre tenuto in considerazione che ogni investimento porta con se un certo margine di rischio.
E che ovviamente anche gli ETF vanno ponderati sulla base del proprio profilo e del proprio portafoglio.
Vale la pena, allora, investire in ETF?
C’è davvero convenienza?
Quanto puoi guadagnare?
Vediamolo insieme.
LEGGI ANCHE >> Come investire in ETF passo dopo passo: guida per principianti
Rendimento degli ETF
Quando si parla di investimenti, qualsiasi essi siano, stimare i rendimenti è sempre molto difficile, se non impossibile.
Naturalmente nemmeno questi strumenti sono esenti dalla regola.
Intanto, perché sono tantissimi e c’è molta variabilità fra le diverse classi.
Poi, perché replicando l’andamento di un certo sottostante negoziato in borsa, ne seguono le sorti.
Questo, in pratica, significa che il loro rendimento non dipende dallo strumento in se, ma dal sottostante e da come questo performa sul mercato.
Ciò apre una grandissima varietà di opzioni sia in termini di composizione del singolo ETF. Sia in termini di portafoglio.
Puoi scegliere sulla base dell’indice che replicano:
- azionario
- obbligazionario
- valutario
- e molto altro
oppure sulla base del settore economico a cui si riferiscono:
- energetico
- industriale
- tecnologico
- finanziario
- immobiliare
- commodities (consulta la lista dei migliori ETF materie prime 2023)
- metalli preziosi
- mercati emergenti
- Crypto (ecco l’elenco aggiornato dei migliori ETF Bitcoin / criptovalute 2023)
- e così via
O ancora per tipologia:
- Ad accumulazione
- A distribuzione
- Ad alto rendimento
- Frazionati
- Ad alto dividendo
- e molto altro
Capisci, allora, come sia difficile dare una risposta univoca quando si tratta di rendimento ETF.
Ti faccio un esempio.
L’anno scorso, il 2022, chi aveva investito in ETF energetici ha sicuramente visto buoni rendimenti mentre chi aveva puntato sul tecnologico può aver subito una battuta d’arresto. Pur avendo guadagnato durante il periodo del lockdown.
Questo semplicemente per ribadire quanto sia importante la scelta e quanto è determinate che tale scelta venga fatta in ottica personale. Tenendo in considerazione sia il proprio profilo di rischio che la propria disponibilità. Ma anche i propri obiettivi e la composizione del proprio portafoglio.
A questo proposito va ricordato anche che
- Gli ETF sono strumenti da investimento sul lungo periodo. Per cui vanno lasciati, come si dice, maturare.
- Quelli ad accumulazione, nel tempo, rendono maggiormente perché sfruttano il meccanismo dell’interesse composto.
Questi sono altri due aspetti da tenere ben chiari al momento in cui ci si muove in questo senso.
Inoltre va prestata molta attenzione anche alla scelta del broker che si intende usare per comprare gli ETF. Sconsigliato il passaggio dalle banche (per via dei costi!) ma sconsigliate anche quelle piattaforme che presentano un’offerta limitata a poche centinaia di fondi, consigliamo di usare solo broker che permettono l’acquisto di ETF reali (non derivati), avendo la possibilità di scegliere tra migliaia di proposte e con con commissioni competitive.
Broker come Freedom24 che consentono di iniziare ad investire anche con pochi euro fornendo strumenti avanzati di analisi. Periodicamente gli esperti di Freedom24 selezionano gli ETF che rendono di più e presentano le prospettive di crescita più interessanti.
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Detto questo, e chiariti alcuni punti basici e generali, scendiamo ora nel dettaglio.
ETF ad accumulazione
Se hai in mente di investire i tuoi risparmi per un periodo medio lungo, questa categoria è sicuramente molto interessante.
Ti spiego subito il perché.
Questi strumenti, a differenza di molti altri di diversa tipologia, non staccano cedole periodiche. Cioè non rendono disponibili i rendimenti, ma li reinvestono automaticamente. Sommandoli al capitale già investito.
Ciò consente:
- di evitare di pagare le tasse su questi profitti ogni volta
- di innescare il meccanismo dell’interesse composto, generando guadagno sul guadagno
Inoltre, alcuni di essi sono sono esenti da tasse sui profitti e/o da tasse di successione.
Insomma, in un’ottica di lungo periodo, possono davvero riservare molte soddisfazioni.
Infine, va detto che gli ETF ad accumulazione si prestano molto bene alla costruzione dei PAC – Piani di accumulo in cui il risparmiatore compra periodicamente piccoli importi (anche 50-100 Euro) di ETF che presentano le migliori condizioni di acquisto.
In Italia esistono poche società di consulenza indipendente che sono specializzate nella creazione dei PAC di ETF. Un esempio è Moneyfarm che ha il vantaggio di associale il PAC alla gestione patrimoniale.
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Il caso dei PAC dimostra non è necessario avere grossi capitali di partenza e che ci si può costruire un piccolo patrimonio anche solo attraverso il risparmio mensile.
Per quanto riguarda i settori di investimento disponibili in questa classe di ETF, si trovano:
- Titoli di stato mondiali agganciati all’inflazione
- Oro fisico in lingotti quotato in dollari USA
- Titoli di stato dei paesi emergenti
- Obbligazioni aziendali mondiali ad alto rendimento
- Obbligazioni convertibili in azioni
- Azioni dei paesi sviluppati
- Azioni dei paesi emergenti emesse da società socialmente responsabili
- Investimenti immobiliari tramite azioni o REIT (Real Estate Investment Trust) quotati
- Materie Prime Utili contro l’inflazione.
Va anche detto che i primi 5 settori nominati, sono protetti dal rischio valutario, cioè dal rischio che il patrimonio investito venga influenzato negativamente in caso di deprezzamento della valuta di riferimento.
Inoltre quasi tutti, sono selezionati sulla in base a criteri di responsabilità sociale rendendoli meno esposti alla volatilità e migliorandone le performance complessive.
Come trovare gli ETF più redditizi?
Sul mercato ci sono migliaia di Exchange Traded Fund e districarsi in questa selva non è certo agevole.
Ma non impossibile.
Anzi.
Sicuramente è un lavoro di grande pazienza come spiegato nella guida su dove comprare gli ETF in modo sicuro.
Intanto devi decidere su quale categoria e settore vuoi focalizzarti.
Per esempio:
- Vuoi ETF ad accumulazione o ad alto dividendo?
- Preferisci iniziare con i frazionati per investire poco e prendere confidenza con lo strumento, prima di lanciarti?
- Vuoi fare un PAC?
Solo rispondendo a queste semplici domande puoi già restringere notevolmente il campo.
Un ulteriore selezione può essere fatta sulla base del settore.
- Preferisci l’azionario o le materie prime?
- Oppure l’obbligazionario?
- O, ancora, il settore energetico?
Prenditi un pò di tempo per riflettere accuratamente sulle tue preferenze.
Una volta chiarito questo punto, iniziare a confrontare gli ETF disponibili. A tal scopo puoi ad esempio usare la funzione di ricerca che è disponibile sul sito ufficiale di Freedom24.
Una volta confrontati gli ETF non devi far altro che identificare quelli che registrano maggiori rendimenti e, soprattutto, mostrano un trend positivo e abbastanza stabile.
Una volta individuati, restringi il campo sulla base della convenienza.
Tieni presente che in questo campo vige la regola per cui a parità di caratteristiche ( replica, profilo di rischio, settore, ecc) il più conveniente è quello che costa meno!
Per capire quale fa per te, devi guardare il TER (Total Expense Ratio) che oscilla fra 0,1 e 0,5% annuo.
Questo dato non guarda la bontà o meno dell’ETF, ma si riferisce al suo rendimento.
Per capirci meglio.
Un ETF a basso rendimento avrà un TER più basso. Viceversa un ETF ad alto rendimento.
Quindi al momento della scelta valuta, in base al tuo portafoglio, quale fra quelli selezionati hanno costi compatibili con i rendimenti ipotetici.
Inoltre, non dimenticare che è il sottostante a guidare la performance e non lo strumento.
Quindi al momento della scelta ricorda che settori come Mercati Emergenti, Immobiliare, tecnologico, si caratterizzano per rendimenti maggiori ma andamento molto più discontinuo rispetto, ad esempio, ad un ETF obbligazionario. Che ha rendimenti più bassi ma molto più costanti.
Insomma, il segreto per trovare il miglior ETF, quello che fa per te, è avere ben chiare le idee su cosa cerchi, quali sono i tuoi obiettivi e la tua strategia di investimento.
Seguendo queste poche regole dovresti essere in grado di restringere agevolmente il campo a pochi ETF selezionati adatti al tuo profilo di investitore. Per trarre il meglio dal loro potenziale.
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Come trovare gli ETF più redditizi in sintesi
Ormai, immagino, ti sia chiaro che gli ETF sono uno strumento fra i migliori per investire i tuoi risparmi. Soprattutto in un’ottica di lungo periodo.
Fare ipotesi e stime di rendimento risulta molto difficile sia perché ad ogni ETF va un un suo rendimento, sia perché ogni situazione è assolutamente personale.
Ma anche perché il mercato è il re e fa come vuole. E gli ultimi anni lo hanno dimostrato!
Tuttavia è possibile fissare alcuni capisaldi incontrovertibili.
Primo fra tutti è che comprando anche un solo ETF hai la possibilità di investire in un paniere di sottostanti (azioni o altro) ampiamente diversificato. Il che protegge dagli andamenti altalenanti del mercato. Quindi dal rischio di ribassi importanti.
Alcuni ETF come i Vanguard S&P 500, Lyxor Core MSCI World, Total Bond Market, Vanguard Growth (sono in assoluto i più famosi e gettonati) in un periodo di 15 anni hanno sempre garantito risultati positivi.
Un portafoglio come questo, negli anni passati, ha macinato interessi superiori al 6% annuo sul lungo termine.
Naturalmente va ricordato che se si decide di investire in questo tipo di strumenti, la performance non va giudicata a breve. Ma è necessario aspettare che l’investimento “maturi”. Sopportando anche quel tanto di volatilità che potrebbe spaventare.
Perché questo, alla fine, significa investire.
E’ sempre importante operare scelte, anche all’interno dello stesso strumento, congrue al proprio profilo di rischio e alle proprie disponibilità.
Gli esempi citati, sono appunto esempi di ETF la cui performance nel tempo si è rivelata eccellente.
Ma vale sempre l’unica regola di mercato: i successi passati non possono essere indicativi di successi futuri.
Inoltre, affinché tu possa trarre il massimo dal potenziale degli ETF, il segreto è lasciare da parte per un momento il mero calcolo e chiarire quali sono i tuoi obiettivi, che cosa davvero vuoi ottenere e la tua strategia.
In questo modo potrai procedere per gradi e costruire il tuo portafoglio ideale.
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Dunque, alla fine, la scelta resta a te, investitore, sulla base dei parametri che solo tu puoi conoscere!