Super Dollaro è diventato un lontano ricordo. Con l’attenuazione del ritmo di rialzo dei tassi FED, il trend rialzista seguito dal Biglietto Verde ha iniziato a rallentare la sua marcia. Questo cambio di passo è evidentissimo nell’andamento dell’indice del dollaro Usa (DXI), un paniere che misura il valore del dollaro nei confronti di un gruppo di valute estere.
IL DXI da inizio anno ha perso il 2,22% mentre su base annua ha registrato un calo di quasi il 5%. Dopo il rally del 2022, il Dollaro Index ha quindi tirato il freno a mano. Addirittura rispetto ai valori massimi raggiunti nel settembre 2022, la flessione del DXI è stata del 13%.
Tenendo conto che le aspettative degli analisti sono per un progressivo rallentamento del rialzo del costo denaro da parte della FED (a luglio ci dovrebbe essere l’ultimo aumento di 25 punti base prima dello stop definitivo), si può ipotizzare che il valore del Dollar Index sia destinato a calare ancora.
Se lo scenario base vede un crollo del dollaro Usa nel Forex, quali sono gli ETF che un investitore dovrebbe inserire nel suo portafoglio per sfruttare questo trend?
Con il Dollaro in ribasso, ecco 4 ETF da comprare
Un ulteriore ribasso dell’indice del Dollaro Usa, potrebbe fare la fortuna di questi 5 ETF:
- Invesco CurrecyShares Euro Currency Trust: è l’ETF che replica le performance dell’Euro (il cui valore, ovviamente, sale nel fiber se il Biglietto Verde si dovesse indebolire ancora)
- VanEck Gold Miners ETF: consente di esporsi su società minerarie globali che sono attive nell’estrazione dell’oro (il legame con il DXY, in questo caso, è dato dal fatto che l’oro è quotato in dollari.
- Pacer US Export Leaders ETF: replica le performance del Pacer US Export Leaders Index, fondo che investe l80% delle sue attività totali nei titoli che compongono l’indice. Il paniere si basa su una metodologia oggettiva per misurare la performance di un portafoglio di pari peso di circa 100 società statunitensi a grande e media capitalizzazione che presentano un’alta percentuale di vendite estere e un’elevata crescita del flusso di cassa libero. In pratica investendo su queste aziende si punta su società che beneficiano di una forte presenza internazionale.
- IShares J.P. Morgan USD Emerging Market Bond ETF: contente di esporsi a bond governativi denominati in dollari Usa. L’indice che viene replicato è il J.P. Morgan EMBI Core.
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Perchè il Dollaro (DXY) potrebbe calare ancora
Se nelle ultime settimane il Dollar Index ha rallentato il suo calo (1% la performance settimane) è stato perchè il mercato si è convinto che nel board di luglio i tassi FED saranno alzati di 25 punti base. La tendenza, però, resta ribassista perchè gli ultimi dati sull’inflazione Usa (riferimento giugno) hanno evidenziato un +3% anno su anno, il valore più basso da marzo 2021 e ben un punto percentuale in meno rispetto a maggio. Tra l’altro il dato è stato anche più basso del consensus degli analisti.
Questo è un chiaro segnale del fatto che l’inflazione Usa sia sotto controllo e che la svolta di politica monetaria da parte della FED sia vicina.
E del resto nelle scorse settimane i rendimenti dei bond Usa sono scesi (indebolendo il Dollaro), con quello del titolo a due anni che si è indebolito di più.
Effetti del calo del Dollaro (DXY)
I 4 ETF che abbiamo indicato come possibili beneficiari di un ulteriore indebolimento del dollaro Usa non li abbiamo scelti a caso. Si tratta di fondi che riflettono indici legati al dollaro. Li abbiamo scelti tenendo conto di quelli che sarebbero gli effetti in caso di nuovo ribasso del Dollaro Usa. Eccone alcuni:
- quando il dollaro diventa debole, i prodotti made in Usa sono più competitivi sui mercati globali >>> gli esportatori americani aumentano i loro profitti
- quando il dollaro diventa debole, i guadagni realizzati all’estero dalla multinazionali Usa aumentano di valore (questo è tanto maggiore quanto più il fatturato della compagnia è all’estero)
- con un dollaro più debole, per i paesi emergenti diventa più semplice pagare il loro debito in Biglietti Verdi >>> gli investitori sono più attratti dai mercati emergenti poichè consapevoli che lì ora ci sono rendimenti interessanti
Attenzione perchè non ci sono solo vantaggi con il calo del dollaro Usa. Il rischio maggiore è una ripresa della corsa dell’inflazione.