C’è un ETF azionario che sta facendo molto rumore da inizio anno per via della sua performance molto forte. La sua variazione, infatti, non solo ha raggiunto la tripla cifra (e già questo è un evento molto significativo) ma sembra essere in grado di restare su questo livello visto che il rialzo appare oramai consolidato. La performance di questo ETF è infatti stabilmente sopra il 120%. Il fondo si basa sull’indice MVIS Global Digital Assets Equity che replica azioni di tutto il mondo che operano, in vario modo, nell’industria della blockchain. Si tratta di un settore che, dopo un 2022 difficile, gode ora di nuova visibilità grazie anche al forte recupero della market-cap delle principali crypto.
Il fatto che l’indice replicato faccia comunque parte dell’ecosistema crypto-blockchain ha diviso gli investitori. Da un lato c’è chi elogia l’impressionante rialzo del 120% da inizio anno e dall’altro c’è chi, invece, va più con i piedi di piombo ricordando che il settore su cui investe questo ETF azionario è caratterizzato da una eccessiva volatilità dimostrata anche a fatto che, se si allarga il frame temporale a 1 anno, la performance è addirittura negativa. Ma l’andamento è negativo anche se si isola il solo ultimo mese da cui emerge una flessione del 12% circa.
L’ETF VanEck Crypto and Blockchain Innovators UCITS ha guadagnato il 120% nel 2023
Si chiama VanEck Crypto and Blockchain Innovators UCITS l’ETF azionario che replica l’indice MVIS Global Digital Assets Equity (è l’unico a farlo) e che da inizio 2023 ha evidenziato una performance del 120%. Si tratta di un ETF giovanissimo visto che è stato lanciato il 30 aprile 2021 in un contesto molto incerto per il settore crypto-blockchain.
Nel giro di pochi mesi, infatti, la crisi che travolse il comparto, conseguenza dei fallimenti eccellenti che interessarono alcuni exchange, determinò un vero e proprio inabissamento del valore di VanEck Crypto and Blockchain Innovators UCITS come conseguenza del tracollo dell’indice MVIS Global Digital Assets Equity.
Il rilancio avviato con l’inizio del nuovo anno rappresenta quindi una sorta di rivincita per il fondo e di premio per quei trader che, strategicamente, decisero di comprare questo ETF azionario quando le quotazioni erano sui minimi e tutto sembrava essere perso.
Chi invece lo ha inserito in portafoglio al momento del lancio sul mercato e non ha venduto nella fase di crisi più acuta, ancora oggi fa i conti con un passivo del 75% dove comunque la perdita del periodo più nero è stata ridimensionata dal forte recupero registrato nel 2023.
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I numeri dell’ETF VanEck Crypto and Blockchain Innovators UCITS: dimensioni molto piccole
Quando parliamo dell’ETF ETF VanEck Crypto and Blockchain Innovators UCITS non stiamo parlando di un ETF di massa e né di un ETF dalle dimensioni significative. Anzi, con un patrimonio gestito che arriva ad appena 46 milioni di euro, il fondo è decisamente di piccole dimensioni.
Il suo domicilio fiscale è in Irlanda e l’indice di spesa complessiva (TER) ammonta allo 0,65% annuo. La replica è di tipo fisso totale (di conseguenza tutti i componenti dell’indice sono acquistati) e non è prevista la distribuzione di dividendi con gli stessi che invece vengono accumulati e quindi reinvestiti nell’ETF stesso. La valuta del fondo è il dollaro e, per quello che riguarda le partecipazioni, c’è uno sbilanciamento verso gli Usa le cui azioni pesano sull’indice replicato per oltre il 64%. A seguire il Canada con una quota del 10% e poi Australia e Germania con grossomodo il 5% a testa. Lo sbilanciamento geografico riflette la forte radicalizzazione dell’industria blockchain in Usa e, all’apposto, la poca consistenza del settore in Europa (tranne la Germania).
Per quello che riguarda i pesi, le società più rappresentate sono: Coinbase con il 9,27%, Riot Blockchain con il 7,22%, Marathon Digital con l’8,83%, Microstrategy con il 6,59% e Block con il 6,09%. Ogni tre mesi c’è un rilbilaciamento delle quote.
Rischi dell’ETF VanEck Crypto and Blockchain Innovators UCITS
L’ETF azionario che replica l’indice MVIS Global Digital Assets Equity presenta dei rischi. Le dimensioni sono piccole e quindi c’è un rischio liquidità di non poco conto. Ma anche la diversificazione limitata e pure questo rappresenta un rischio. Altri fattori da valutare con molta attenzione riguardano la tecnologia e le dimensioni limitate delle società incluse nell’indice (market cap circoscritta).
Di contro, è necessario evidenziare che le valutazioni di società blockchain quotate in borsa, grazie al miglioramento dei fondamentali (crescita di utenti e ricavi) hanno registrato un discreto apprezzamento. La previsione, basata sull’ipotesi di un ampliamento progressivo della diffusione della blockchain, è che l’hype verso le quotate del settore possa salire ancora. In questo caso l’ETF VanEck Crypto and Blockchain Innovators UCITS diverrebbe un ottimo strumento per sfruttare la crescita della blockchain anche perchè la composizione dell’indice è molto diversificata includendo miner, aziende infrastrutturali che danno supporto alla valute digitali e exchange crypto.