Nel settore finanziario è stata di recente introdotta una novità significativa: la possibilità di ottenere un risarcimento per chi ha stipulato un mutuo, finanziamento o leasing indicizzati all’Euribor tra il 2005 e il 2008. Questa opportunità nasce in seguito all’ordinanza della Corte di Cassazione del 13 dicembre 2023, che ha aperto nuove strade per i consumatori danneggiati da pratiche scorrette.
Risarcimento mutuo e finanziamenti: il contesto della manipolazione dell’Euribor
Tra il 2005 e il 2008, alcune banche europee hanno manipolato il tasso Euribor, influenzando i tassi di interesse applicati a mutui a tasso variabile. L’Antitrust europeo, nel 2013, ha condannato quattro grandi banche, infliggendo multe per oltre un miliardo di euro. L’ordinanza della Cassazione ha stabilito che anche i clienti di banche non coinvolte direttamente possono chiedere la restituzione degli interessi pagati in eccesso.
Come funziona il risarcimento del mutuo
Chiunque abbia stipulato un mutuo, finanziamento o leasing indicizzato all’Euribor nel periodo tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008 può teoricamente richiedere un risarcimento. Questo vale indipendentemente dal coinvolgimento della banca nel cartello del 2013. L’ordinanza ha riconosciuto la possibilità di contestare la validità del tasso Euribor usato nei contratti, aprendo la via per la restituzione degli interessi indebitamente pagati.
Cosa bisogna fare
Per avviare un’azione di risarcimento, è fondamentale comprendere la propria situazione specifica. Le associazioni dei consumatori e gli studi legali specializzati possono fornire consulenza essenziale, conducendo perizie economiche e valutando gli interessi pagati in eccesso.
La procedura inizia con l’invio di una lettera raccomandata alla banca erogatrice del prodotto. In caso di trasferimento del mutuo a un’altra banca, è necessario presentare istanze separate alle banche coinvolte. L’assistenza di consulenti legali specializzati è cruciale, vista la complessità del processo e la possibile resistenza delle banche alla conciliazione extragiudiziale.
Attenti alla prescrizione
La prescrizione rappresenta un ostacolo importante. Contratti conclusi oltre 10 anni fa e completamente pagati sono purtroppo prescritti. Tuttavia, contratti attivi fino a meno di 10 anni fa possono essere oggetto di revisione. Le associazioni dei consumatori giocano un ruolo chiave nell’interruzione della prescrizione e nella valutazione delle spese procedurali.
Gli esperti consigliano di valutare azioni collettive per casi simili, in quanto possono semplificare le procedure e ridurre i costi giudiziari. L’obiettivo finale è ottenere l’annullamento o la rideterminazione del tasso al tasso minimo annuale.