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Nella mattinata di giovedì 12 ottobre, il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha annunciato i risultati della maxi asta BTP: 4 i Buoni del Tesoro Poliennali protagonisti, ciascuno caratterizzato da diverse tranche. Andiamo a scoprire quali sono stati i rendimenti delle nuove emissioni e se sono state confermate le prime stime.

Risultati asta BTP scadenza settembre 2026: attrattiva nel breve periodo

Il MEF ha portato all’attenzione degli investitori la quinta tranche del Btp con scadenza prevista per settembre 2026. La caratteristica saliente di questa offerta è il rendimento, che si avvicina al 4%. L’emissione, che ha raggiunto un valore di 2,75 miliardi di euro, ha raccolto un interesse notevole con richieste che si sono attestate intorno ai 4,35 miliardi. Questa tendenza al rialzo si riflette anche nel rendimento, che per questa tranche ha registrato un incremento, raggiungendo il 3,93%.

Risultati asta BTP scadenza novembre 2030

Terza tranche per il BTP con scadenza 15 novembre 2030 e cedola annua lorda del 4%. Con un rendimento che ha toccato il 4,37% (il precedente si era attestato al 4,21%), questi titoli hanno suscitato un grande interesse nel mercato, con un pricing fissato a 98,06. La domanda ha superato le aspettative, toccando i 5,64 miliardi di euro, mentre l’offerta era di 2,75 miliardi.

Rendimento BTP Green scadenza aprile 2035: i risultati

Il mondo degli investimenti sta diventando sempre più sensibile alle questioni ambientali. Questa tendenza è stata evidenziata dal MEF con l’emissione della sesta tranche del Btp Green con scadenza nel 2035. Questi titoli, dedicati a progetti sostenibili e rispettosi dell’ambiente, hanno registrato un del 4,74% con prezzo di aggiudicazione di 93,94. Ancora una volta, la domanda ha superato l’offerta, attestandosi a 2,28 miliardi di euro per una disponibilità di 1,5 miliardi.

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Rendimento BTP con scadenza settembre 2043

L’attenzione degli investitori si è rivolta anche alla quarta tranche del Btp in scadenza nel 2043. Questa emissione si è distinta per il suo rendimento, che ha superato il 5%, attestandosi più precisamente al 5,03% e un pricing di 93,44. La forte domanda, con richieste per 1,65 miliardi di euro a fronte di un’offerta di un miliardo, sottolinea l’appetito degli investitori per gli strumenti a lungo termine e la loro fiducia nella stabilità economica del Paese.