Ho 20.000 euro a disposizione sul conto corrente e vorrei investirle su un BTP non di lunga durata ma che offra comunque una cedola appetibile. Ovviamente a rischio quasi nullo.
Questa è una delle tante mail che ogni giorno arrivano in redazione a dimostrazione della grande popolarità dei titoli di stato italiani anche in ambienti che, fino ad un anno fa, guardavano a ben altri asset (azioni, ETF). Del resto con i rendimenti BTP che ci sono oggi, chi non se la sente di andare ad interpretare un mercato sempre più cervellotico, è normale che guardi alla carta italiana.
Il rialzo ad oltranza dei tassi BCE ha determinato un consolidamento del bisogno di sicurezza che da sempre i BTP sanno ben interpretare. Attenzione perchè il più delle volte il rendimento dei titoli di stato al massimo mette una pezza dinanzi all’erosione causata dall’inflazione soprattutto se la prospettiva è quella del breve termine. Tuttavia, se l’alternativa è lasciare i soldi sul conto corrente in balia dell’inflazione, allora è normale chiedersi quanto si può guadagnare spostando “somme normali” dal conto corrente bancario o postale ai migliori BTP.
Trasferire soldi dal conto corrente ai BTP in ottica guadagno
Ci sono tutta una serie di ragioni per cui i BTP oggi sembrano essere l’asset giusto al momento giusto.
Tanto per iniziare alla scadenza si recupera sempre il capitale investito. Se un BTP non dovesse essere rimborsato ma dovesse subire una ristrutturazione, sarebbero dolori per tutti e non solo per l’investitore. C’è sempre il rischio di un default ma adesso, allo stato attuale dei fatti, è praticamente nullo tanto che oggi i titoli di stato sono ritenuti la classica soluzione per mettere i risparmi senza rischi.
Accanto al capitale a scadenza, c’è poi il rendimento. Ebbene nei BTP la rendita si può conoscere già prima della sottoscrizione. Questa è un’altra grande leva che spiega la popolarità dei titoli di stato italiani anche in ambienti speculativi.
La propensione al rischio è oggi un elemento meno impattante rispetto al passato. Fino a un paio di anni fa, ad avere i BTP in portafoglio era un tipo di investitore molto profilato: zero attitudine al rischio e massima prudenza. Oggi investono in BTP anche investitori con una maggiore propensione al rischio che però sono in attesa di capire quale sarà la direzione del mercato.
Quarto elemento è relativo all’andamento della curva. Fino ad un anno fa per avere buoni rendimenti era necessario comprare i migliori BTP a lungo termine. Grazie al rialzo dei tassi BCE, oggi rendimenti fantastici si trovano anche sul tratto a medio e a breve termine della curva.
Certo c’è sempre la possibilità che il rendimento possa calare visto che comunque i BTP sono quotati sul mercato secondario di Borsa Italiana come una qualsiasi azione, tuttavia, in caso di emergenza, resta sempre la possibilità di vendere BTP prima della scadenza che però presenta dei pro ma anche dei contro.
La sommatoria di tutti questi fattori, fa pendere il piatto della bilancia dalla parte dei vantaggi. Ed ecco perchè l’idea di trasferire 20.000 (ma anche 10.000 euro) dal conto corrente/postale sui migliori BTP è sempre più popolare tra gli italiani.
Quanto si guadagna trasferendo 20.000 euro dal conto ai BTP più redditizi
Rispondiamo adesso alla mail del nostro amico lettore che ha deciso di voler impegnare 20.000 euro in BTP. Dire BTP è come dire nulla e infatti bisogna tanto per iniziare trovare la scadenza. In base alla nostra esperienza possiamo dire che il BTP più amato dalle famiglie italiane è quello a 7. Nè troppo corto e nè troppo lungo, il settennale sembra essere l’ideale per far fruttare i risparmi.
E ora il titolo. Spulciando sul secondario, la merce interessante non manca. C’è ad esempio il BTP a 7 anni ISIN IT0005542797. Il titolo scade a giugno 2030 e vanta una cedola del 3,7%. Sul sito istituzionale il suo riferimento è Btp Tf 3,7% Gn30 Eur. Attualmente il titolo scambia sotto la pari (98,3) e offre un rendimento effettivo a scadenza lordo del 4,03%. Quindi abbiamo una bella cedola nominale, una durata che ispira tranquillità e un rendimento aggiuntivo dato dal prezzo sotto la pari. C’è la tassazione BTP da considerare è vero ma essa è di vantaggio (12,5%) e vince facile rispetto al 26% che viene applicato ad esempio sui conti deposito.
E ora veniamo al calcolo di quanto si può guadagnare (per chi vuole arrovellarsi con formule c’è la nostra guida su come calcolare il rendimento BTP con esempi annessi).
20.000 euro è il capitale disponibile per l’investimento nel BTP a 7 anni. Non serve neppure fare trasferimenti visto che oggi tutte le banche consentono di aprire un conto deposito titoli a condizioni molto vantaggiose.
Detto questo, con 20.000 euro trasferiti sul BTP a 7 anni scadenza 2030, ogni 6 mesi puoi guadagnare:
3,7 cedola annua lorda diviso 2 (la cedola è semestrale) >>> 1,85%
1,85% – 12,5% (tassazione): 1,618% (cedola netta semestrale
E quindi 20.000 euro + 1,618%: 20323,6 euro
Quindi a semestre puoi guadagnare 323,6 euro nette che in anno sono 647,2 euro che non sono niente male soprattutto se i rischi sono praticamente nulli
Il titolo tratta sotto la pari e quindi alla scadenza nel 2030 c’è anche il guadagno extra. Questa la situazione attuale.
Come si può vedere il calcolo è molto semplice da fare. Se cresce il capitale investito (che a scadenza si recupera sempre) cresce anche il guadagno. Anche con 10.000 euro a disposizione, però, si ottiene una rendita niente male.