spese deducibili aziende 2025

Nel 2025 le aziende devono affrontare importanti novità in tema di spese deducibili, con l’introduzione di norme volte a garantire maggiore trasparenza, tracciabilità e digitalizzazione dei pagamenti. Questi cambiamenti, introdotti dalla Legge di Bilancio 2025, impongono alle imprese l’adozione di strumenti e processi moderni per la registrazione e la gestione delle spese, influenzando in particolare le spese di rappresentanza, vitto, alloggio e l’utilizzo dei veicoli aziendali. In questo articolo andremo ad analizzare in breve quali sono le spese deducibili per le aziende nel 2025 e cosa cambia rispetto agli anni precedenti.

Spese deducibili aziende 2025: requisiti di tracciabilità e nuove regole per spese di rappresentanza, vitto e alloggio

Un aspetto centrale della normativa 2025 è l’obbligo di sostenere le spese tramite mezzi di pagamento tracciabili. Le aziende devono utilizzare strumenti digitali, come versamenti bancari, carte di debito, carte di credito e prepagate, per poter beneficiare delle deduzioni fiscali. Questo requisito si applica non solo alle spese ordinarie, ma anche a quelle di rappresentanza e agli omaggi. L’obiettivo è garantire che ogni transazione sia facilmente verificabile dalle autorità fiscali, riducendo il rischio di errori e pratiche non conformi.

A partire dal periodo d’imposta 2025, infatti, le spese di rappresentanza, insieme ai costi relativi a vitto e alloggio, saranno deducibili solo se sostenute attraverso modalità di pagamento tracciabili, quindi, ad esempio, utilizzando carte aziendali sicure. Questa misura si applica sia alle spese sostenute per conto dei dipendenti sia a quelle dei lavoratori autonomi, senza modificare i limiti già stabiliti dalla normativa fiscale vigente.

Inoltre, i rimborsi relativi ai viaggi e ai trasporti tramite autoservizi pubblici (come taxi e noleggio con conducente) saranno ammessi solo se effettuati in maniera conforme ai nuovi criteri di tracciabilità.

Come cambia il trattamento fiscale delle auto aziendali

La nuova normativa ha introdotto anche modifiche significative nel calcolo del valore imponibile delle auto concesse in uso promiscuo ai dipendenti. In passato, il fringe benefit veniva determinato principalmente in base alle emissioni di CO₂. Dal 2025, tale valore sarà calcolato esclusivamente in base alla tipologia di alimentazione del veicolo. Le autovetture elettriche e le ibride plug-in beneficeranno di coefficienti fiscali più favorevoli (10% e 20% rispettivamente), mentre le vetture ibride tradizionali e quelle a motore termico vedranno un inasprimento della tassazione, soprattutto per quelle con emissioni intermedie.

Queste misure andranno quindi a influenzare le decisioni di acquisto, con l’obiettivo di spingere le aziende e i dipendenti a privilegiare soluzioni più ecologiche e meno onerose fiscalmente.