Tra due settimane esatte prenderà il via il collocamento del primo BTP Valore, il titolo a 4 anni pensato dal MEF esclusivamente per gli investitori retail.
L’attesa tra i potenziali sottoscrittori è alle stelle anche perchè, come già avvenuto per le ultime emissioni del BTP Italia, il Tesoro, coinvolgendo tutto il gotha del settore bancario italiano, si sta prodigando in una martellante campagna informativa a supporto della sottoscrizione.
C’è poi da considerare anche il fattore novità. Non siamo semplicemente dinanzi all’emissione di un nuovo BTP Valore ma all’inaugurazione di una nuova famiglia di titoli di stato che presenta sicuramente caratteristiche simili a quelle delle famiglie già conosciute, ma anche alcune peculiarità caratterizzanti.
E a proposito proprio di queste caratteristiche esclusive, alcuni amici lettori hanno fanno giustamente notare che il nuovo BTP è basato sul meccanismo delle cedole crescenti…proprio come alcuni buoni fruttiferi postali. Questo è un tratto che nulla centra con i BTP a tasso fisso (quelli tradizionali per intenderci). Non è una coincidenza che il MEF abbia deciso di prendere a prestito il meccanismo step-up dei BFP per implementarlo su un titolo di stato nuovo di zecca.
Il nuovo BTP Valore come i Buoni Fruttiferi Postali
Dopo che la scorsa settimana il Tesoro ha annunciato le modalità di funzionamento delle cedole crescenti e l’ammontare del premio fedeltà riconosciuto dal BTP Valore (pari allo 0,5% per chi tiene il titolo in portafoglio fino alla scadenza), per queste due settimane precedenti all’avvio del collocamento (l’emissione avrà inizio lunedì 5 giugno e terminerà alle ore 13,00 di venerdì 9 giugno – salvo chiusura anticipata che non potrà però mai avvenire prima di mercoledì 7 giugno) non sono da attenersi novità di rilievo. Eccezione sarà giovedì 1 giugno quando verrà reso noto l’ammontare dei tassi cedolari minimi garantiti sotto ai quali quelli definitivi (comunicati al termine dell’operazione) non potranno comunque scendere.
Scopri cosa dicono le previsioni >>> BTP Valore giugno 2023: quale sarà la cedola? Ecco le previsioni
Ad oggi quello che i potenziali investitori sanno è che i 2 step sono di pari durata (2 anni) e il secondo (in vigore dal terzo anno in poi) sarà ovviamente più alto del primo
La similitudine con i Buono Fruttiferi Postali è relativa proprio a questo punto. Logicamente non parliamo di tutti i BFP ma solo di quelli a tassi crescenti nel tempo e quindi di lunga durata. Si tratta di prodotti di risparmio molto amati dalle famiglia italiane.
Tuttavia si basa sul meccanismo delle cedole crescenti anche i BTP Futura che vennero collocati per l’emergenza covid (attualmente questa famiglia di titoli di stato sembra però essere congelata).
2 BFP a cedole crescenti come il nuovo BTP Valore
L’attuale proposta di Poste Italiane prevede vari Buoni Fruttiferi Postali basati sul meccanismo delle cedole crescenti.
Tra i più popolari ci sono il Buono Rinnova e il Buono 3X2. Sono entrambi identici al BTP Valore per quello che riguarda il meccanismo delle cedole crescenti anche se la durata è più ampia. Le fasi dello step-up sono però sempre due, con la seconda che determina un aumento del rendimento.
Il Buono Rinnova può essere acquistato solo se l’investitore è già in possesso del fruttifero scaduto a partire dal 20 settembre 2022 e rimborsato ed entro il periodo di collocamento del Buono Rinnova. Le condizioni sono quindi molto particolari e non si tratta di un titolo per così dire generalista. La durata è 6 anni con rendimento effettivo lordo pari al 2,00% dal primo al terzo anno e al 3,25% dalla fine del terzo anno al sesto mentre i coefficienti intermedi lordi sono 1,06120800 dopo 3 anni e 1,21154727 dopo 6 anni.
Il Buono 3X2, invece, ha un ritorno lordo più contenuto. La durata è sempre 6 anni ed è possibile chiedere il rimborso già a partire dal primo triennio. I rendimenti lordi applicati sono 1,25% alla fine del terzo anno e 2% alla fine del sesto (scadenza naturale). I coefficienti da cui scaturisce la determinazione del montante lordo finale sono 1,03797070 dopo i primi 3 anni e 1,12616242 al termine del sesto.
Ovviamente il rimborso può essere chiesto prima del terzo anno ma sarebbe pari solo al valore nominale sottoscritto senza alcun interesse. Viceversa decidendo di richiedere il rimborso tra il terzo e il sesto anno, si riceve la quota nominale aumentata degli interessi maturati alla fine del terzo anno.
Il nostro confronto >>> Buono Rinnova vs Buono 3×2: rendimenti a confronto, la simulazione
Sia sul Buono 3X2 che sul Buono Rinnova viene applicala la tassazione di vantaggio del 12,5%, la stessa che viene applicata sul nuovo BTP Valore, e più in generale su tutti i titoli di stato.