Quando si parla di superamento plafond carta di credito, ci si riferisce all’utilizzo della carta, da parte del titolare, oltre il limite di spesa previsto nel contratto di sottoscrizione. Sforare il plafond carta di credito non determina conseguenze a livello di sanzioni o interessi, ma impone di attendere il mese successivo, con il ripristino della disponibilità di credito, per effettuare nuove spese con la carta.
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Il significato di plafond della carta di credito
Il termine francese plafond, che significa soffitto, nel gergo creditizio e finanziario indica il tetto massimo di credito accordato a un cliente, nel contratto di sottoscrizione della carta di credito.
Poiché quest’ultima è uno strumento che consente di posticipare il momento del pagamento di beni e servizi rispetto alla data effettiva di acquisto, risulta indispensabile disporre dei requisiti, chiamati anche merito creditizio, per ottenere la fiducia della banca che ha emesso la carta, sull’effettiva capacità del titolare di coprire, con la relativa copertura nel conto corrente, il debito contratto.
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Come aumentare plafond carta di credito
In molti casi, sforare il plafond della carta di credito potrebbe significare che il credito a disposizione non sia sufficiente a coprire il fabbisogno mensile, se la carta serve a pagare le spese correnti.
Nell’eventualità in cui il titolare consideri l’ipotesi di aumentare il plafond carta di credito, è indispensabile richiederne l’autorizzazione presso l’istituto di credito che l’ha emessa, con le modalità specifiche previste dall’azienda.
Dopo le opportune verifiche interne, la risposta può essere positiva, e in questo caso il plafond aumenta, oppure negativo, con un mantenimento del livello di credito inizialmente accordato.
Per alcuni prodotti finanziari è anche possibile chiedere anche l’innalzamento solo temporaneo del plafond, se vi sono in previsione spese straordinarie, che si verificano una tantum e necessitano una maggiore disponibilità.
Plafond carta di credito: quando si azzera
Superamento plafond carta di credito: quando avviene? Il plafond della carta di credito si esaurisce quando il titolare esegue una o più spese, di un importo equivalente al limite massimo stabilito nel contratto.
Se la modalità di pagamento concordata è a saldo, l’importo si ripristina il mese successivo, mentre se il metodo di rimborso prevede le rate, il plafond sarà reintegrato progressivamente, con la restituzione del capitale e degli interessi maturati.
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Riduzione plafond carta di credito: è possibile?
Anche se sforare limite carta di credito può capitare a tutti, è raccomandabile controllare con costanza il saldo bancario, poiché se il conto a cui la carta è collegata risulta “in rosso”, la banca potrebbe ridurre il plafond della carta di credito senza preavviso.
Tale eventualità si potrebbe verificare quando il conto corrente agganciato alla carta risulta in negativo, con variabili differenti in funzione dell’istituto che emette la carta.
Poiché i contratti tra le banche e i titolari delle carte di credito differiscono in modo sostanziale gli uni dagli altri, è necessario che tale clausola sia chiaramente indicata nelle condizioni finanziarie applicate allo strumento di pagamento.