In un’era dove l’economia si muove su terreni incerti, con i tassi dei mutui che hanno toccato vette significative nell’ottobre 2023, è diventato fondamentale per i mutuatari esplorare opzioni finanziarie vantaggiose come la surroga del mutuo. Questo processo consente il trasferimento del proprio finanziamento immobiliare da un’istituzione finanziaria ad un’altra, beneficiando così di condizioni più favorevoli, senza sostenere costi aggiuntivi. Un’opportunità che si palesa in un contesto dove i tassi d’interesse fissi e variabili mostrano segni di flessione, rendendo la surroga una scelta ponderata per ottimizzare le proprie finanze.
Surroga mutuo: considerazioni preliminari
Affrontare il mercato dei mutui in momenti di rate elevate e incertezza sui tassi d’interesse può sembrare una sfida. Se possiedi già un mutuo e trovi difficoltà nel mantenerlo, la surroga rappresenta una via d’uscita strategica. Ma, come funziona esattamente? Quali tipi di mutui si prestano a questo processo e quali sono i tempi giusti per attuarlo? E, soprattutto, quali vantaggi offre realmente?
Surroga del mutuo: procedure e vantaggi
La surrogazione del mutuo, o portabilità, introdotta dalla legge Bersani nel 2007, permette di trasferire il proprio prestito ipotecario presso un’altra banca che offre condizioni più vantaggiose, mantenendo l’ipoteca sull’immobile. Questa opzione è aperta a tutti i tipi di mutui, inclusi quelli per l’acquisto della prima o seconda casa, per ristrutturazione, e anche i mutui già surrogati. La nuova banca si farà carico delle spese di istruttoria, notarili e per la perizia, eliminando costi aggiuntivi per il mutuatario.
Quali fattori valutare nella scelta della surroga
Prima di optare per la surroga, è essenziale considerare alcuni fattori chiave. La disponibilità di banche pronte ad accogliere il tuo mutuo non è scontata. Con l’Euribor ancora attorno al 4%, la scelta tra tasso fisso e variabile diventa fondamentale. È importante anche tenere in considerazione la volatilità dell’Eurirs per i mutui a tasso fisso. Infine, se il tuo mutuo attuale ha un tasso variabile vantaggioso, surrogare potrebbe non essere la scelta più conveniente.
Surroga mutuo: quando conviene?
La decisione di surrogare il mutuo dipende da una serie di variabili, incluse le tendenze dei tassi d’interesse. Con i tassi fissi in calo rispetto ai picchi recenti, e quelli variabili che si prevede diminuiranno ulteriormente, la surroga offre la possibilità di accedere a un finanziamento più vantaggioso, modificando durata e tipologia di ammortamento senza costi aggiuntivi.
Pertanto, optare per la surroga può risultare vantaggioso se si accede a un tasso di interesse più conveniente, si modifica la durata del mutuo senza penali, o se le condizioni del mercato sono mutate favorevolmente rispetto all’originale stipula del mutuo. Tuttavia, può non essere conveniente nei casi di un piano di ammortamento alla francese con pochi anni alla scadenza, dato che la maggior parte degli interessi sarebbe già stata pagata.
È sempre possibile surrogare?
La surroga si adatta a una vasta gamma di mutui, inclusi quelli immobiliari e di liquidità. Tuttavia, la fattibilità di questa opzione varia in base al tipo di tasso attuale e alle condizioni offerte dalla nuova banca.
Le banche possono rifiutare la surroga del mutuo per vari motivi, incluse le seguenti cause:
- Debito residuo inferiore a 50 mila euro;
- Prossimità della scadenza del mutuo;
- Reddito del mutuatario considerato a rischio o insufficiente;
- Insoluti con l’istituto precedente;
- Valutazione immobiliare deprezzata;
- Tassi d’interesse generalmente bassi che rendono il trasferimento del mutuo economicamente non vantaggioso per la nuova banca.
Questi fattori influenzano la decisione bancaria sull’accettazione della surroga.
Tempistiche e documentazone
Requisiti e documentazio
La surroga non richiede un periodo minimo di attesa dopo l’attivazione del mutuo, anche se molte banche preferiscono che siano state pagate almeno 12 o 24 rate. La documentazione necessaria include dati anagrafici, lavorativi, e informazioni sul mutuo corrente. La procedura, semplificata dalla legge Bersani, richiede alla nuova banca di gestire tutte le pratiche, offrendo un percorso quasi privo di ostacoli per il mutuatario.