Il 2024 segna un momento di svolta per il mercato dei mutui in Italia. Dopo un periodo caratterizzato da un aumento costante dei tassi di interesse, le prime settimane dell’anno hanno evidenziato un trend al ribasso, specialmente per i mutui a tasso fisso. Questo cambiamento, anticipato dalle ultime settimane del 2023, si riflette nella diminuzione dei tassi applicati da alcune banche ai loro nuovi prestiti. Ad esempio, il tasso medio per i mutui ventennali, che a novembre era del 3,11%, è sceso a dicembre al 2,6%, e nei primi giorni del 2024 è ulteriormente diminuito al 2,54%.
Tassi mutui 2024, si cambia: dinamiche dei tassi variabili e fissi
A differenza del tasso fisso, il tasso variabile ha mostrato solo lievi variazioni, restando sostanzialmente stabile. Questo tipo di tasso, che aveva registrato un significativo aumento negli ultimi due anni, ha mostrato una minima flessione nei primi giorni del 2024.
Previsioni e movimenti di mercato
Le banche hanno iniziato a ridurre il tasso fisso, come dimostrato da Intesa Sanpaolo, che ha abbassato il suo tasso fisso di 40-70 punti base rispetto a dicembre. Altre istituzioni finanziarie si prevede seguiranno lo stesso trend. Attualmente, il miglior tasso fisso finito sul mercato varia tra il 2,90% e il 3,10%, mentre il tasso variabile più conveniente oscilla tra il 4,60% e il 4,90%. Questo gap tra i due tipi di tassi è particolarmente rilevante e potrebbe influenzare le scelte dei consumatori.
Tassi mutui 2024 in calo? L’impatto sui consumatori
La riduzione dei tassi di interesse può tradursi in risparmi significativi per i consumatori, in particolare per i nuovi mutui. Per esempio, una riduzione di 50 punti base su un finanziamento di 140 mila euro per una durata di vent’anni può comportare un risparmio di circa 40 euro al mese sulla rata. Tuttavia, è importante sottolineare che queste variazioni influenzano solo i nuovi mutui, mentre quelli già in essere rimangono invariati.
Le aspettative di mercato indicano una potenziale riduzione ulteriore dei tassi nei prossimi mesi. Per chi sta considerando di stipulare un nuovo mutuo, questo potrebbe essere un periodo opportuno, con tassi più bassi previsti anche per il 2025. Inoltre, l’opzione della surroga, che consente di sostituire un mutuo esistente con uno a condizioni più vantaggiose, potrebbe diventare un’opportunità interessante per molte famiglie che hanno sottoscritto mutui in passato a tassi più elevati.
L’andamento dei tassi di interesse è influenzato da vari fattori macroeconomici, tra cui le decisioni della Banca Centrale Europea (BCE) e l’evoluzione dell’inflazione. Le previsioni indicano che la BCE potrebbe introdurre dei tagli ai tassi di interesse nella seconda metà del 2024, a seguito di una riduzione dell’inflazione. Questo contesto macroeconomico avrà un impatto diretto sui tassi dei mutui e sulle scelte dei consumatori.