L’Italia, negli ultimi anni, ha visto una significativa variazione nel settore dei mutui. Rispetto agli altri paesi europei, i mutui italiani sono diventati tra i più cari d’Europa. La situazione era diversa solo un paio di anni fa, con l’Italia che offriva condizioni simili a quelle degli altri paesi. Le analisi del Centro studi di Unimpresa mostrano che i mutui italiani hanno un tasso medio del 4,23%, il più elevato in Europa. Questo contrapposto ai tassi di Germania e Spagna, che sono al 3,71%, mostra una differenza notevole. Molto basso il tasso medio francese (2,88%), mentre si avvicina al nostro quello portoghese (4,14%).
In Italia i mutui più cari d’Europa: analisi dei tassi storici
Il 2021 è stato un anno in cui le condizioni dei mutui in Italia erano paragonabili a quelle dei vicini europei. Il tasso medio era dell’1,40%, una cifra vicina ai tassi praticati in Germania, Spagna, Francia, Austria e Portogallo. Questo equilibrio, però, non è durato.
Il 2022 ha visto una svolta, con l’Italia che ha registrato un tasso medio del 3,34%, superiori a molti dei suoi omologhi europei. Germania e Spagna, ad esempio, avevano tassi inferiori, mentre la Francia aveva un vantaggio di 129 punti base.
Gli esperti del Centro studi di Unimpresa hanno sottolineato come le ragioni di queste variazioni nei tassi non siano chiaramente legate ai rischi creditizi. La situazione ha suscitato perplessità, soprattutto perché, in passato, le banche italiane avevano offerto tassi più vantaggiosi rispetto ad alcuni concorrenti europei.
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Impatto economico dei tassi elevati
Un tasso di mutuo più alto ha ripercussioni dirette sull’economia. Giuseppe Spadafora, vicepresidente di Unimpresa, ha evidenziato come il mercato immobiliare italiano sia influenzato dai tassi elevati, causando disequilibri all’interno dell’Eurozona. A differenza di qualche anno fa, chi cerca un mutuo in Italia oggi affronta condizioni meno vantaggiose rispetto ad altri Paesi europei.
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Mutui più cari d’Europa e altri rincari: autunno difficile per le famiglie italiane
L’autunno porta con sé nuovi costi per le famiglie italiane. Oltre ai mutui, ci sono rincari in svariati settori:
- Bollette e Servizi Pubblici: aumento dei prezzi dell’energia e del gas.
- Trasporto: i costi dei carburanti sono aumentati, mettendo ulteriore pressione sul bilancio familiare.
- Istruzione e caro scuola: gli articoli scolastici e i libri sono diventati più costosi, portando a spese aggiuntive per le famiglie.
- Alimentazione: l’incremento dei prezzi degli alimentari ha fatto salire le spese familiari.
- Ristorazione: andare al ristorante o consumare nei bar è diventato più costoso.
Furio Truzzi, presidente dell’associazione Assoutenti, ha chiesto misure per alleviare questi oneri, proponendo tagli alle tasse e incentivi economici.
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Prospettive future per i mutui
L’attenzione è ora rivolta alle future decisioni della BCE riguardo ai tassi di interesse. Un aumento potrebbe significare costi ancora più elevati per coloro che hanno mutui. Un mutuo medio, ad esempio, potrebbe vedere un incremento di spesa mensile di 270 euro, mettendo ulteriore pressione sulle famiglie italiane.