conto corrente Trade Republic
Regime amministrato, IBAN IT e 3% di interesse per Trade Republic (www.risparmioggi.it)

Trade Republic è diventato broker sostituto di imposta e quindi può operare in regime amministrato per i clienti con residenza in Italia. La novità era nell’aria da tempo ma adesso è arrivata l’ufficializzazione. Il grande passo, ovviamente finalizzato ad incrementare la base clienti nel nostro paese, è arrivato grazie all’apertura di una succursale in Italia direttamente dipendente dalla sede centrale tedesca. La novità fiscale introdotta dalla challenger bank è stata affiancata da altri due grandi cambiamenti: l’introduzione di un IBAN italiano e il riconoscimento di un interesse annuo lordo del 3% sulle somme depositate. In pratica in un colpo solo, Trade Republic ha messo a segno ben tre punti sulla concorrenza.

Obiettivo? Consentire ai risparmiatori e agli investitori di gestire tutta la loro attività da un solo conto. Mentre altre challenger bank si fermano agli investimenti e al riconoscimento di un tasso di interesse spesso legato alla tipologia di conto, Trade Republic si occupa anche della gestione fiscale.

Trade Republic ora è broker sostituto d’imposta: cosa significa

Per gli investitori italiani poter investire in regime amministrato è quasi una priorità. Vuoi per la complessità della gestione fiscale del Bel Paese, vuoi per una fisiologica esigenza di maggiore tranquillità, i broker sostituto di imposta sono i preferiti dai trader italiani. Il punto è che attualmente solo pochissimi offrono il regime amministrato. La stragrande maggioranza delle migliori piattaforme di trading online, infatti, non avendo sede in Italia, opera solo in regime dichiarativo.

Anche Trade Republic fino a ieri non poteva operare in regime amministrato ma ora, con il cambio di passo, vecchi e nuovi clienti possono tranquillamente optare per questo regime semplificato. Sarà la challenger bank a calcolare e trattenere in modo automatico le imposte sugli investimenti versandole all’Agenzia delle Entrate per conto dei propri clienti. Diventando broker sostituto di imposta, Trade Republic semplifica la gestione fiscalità per i propri clienti eliminando quello che a tutti gli effetti era un ostacolo all’ingresso sul mercato anche da parte delle generazioni più giovani.

Lasciando perdere le banche che, avendo sede in Italia, sono tutte sostituto di imposta (ad esempio Fineco), solo pochi altri broker offrono questo servizio. Tra quelli esteri IG Markets è in regime amministrato, Scalable Capital (concorrente diretta a di Trade Republic) no.

Conto corrente Trade Republic con IBAN italiano e 3% di interessi: caratteristiche

L’apertura di una succursale in Italia, permette a Trade Republic di proporre un conto corrente con IBAN italiano (IT). Fino a ieri questa possibilità non c’era. Per far leva sui potenziali clienti, la challenger bank ha legato a questo conto una remunerazione annua del 3% che si va ad affiancare all’1% di saveback che Trade Republic già riconosceva da tempo ai clienti.

Il 3% di interesse è leggermente meno del tasso di interesse BCE. Per riceverlo è necessario semplicemente aprire un conto corrente con Trade Republic ed effettuare un deposito. Non c’è alcun obbligo all’investimento né ci sono limiti sulle somme remunerate. I depositi continueranno ad essere distribuiti tra i colossi bancari globali come Deutsche Bank, HSBC o JP Morgan. Rispetto all’iniziale remunerazione delle somme non investite che Trade Republic già da tempo offriva, sul nuovo conto corrente non ci sono limiti (prima la remunerazione riguardava fino ad un massimo di 50.000€).

Il safaback dell’1% resta invece connesso agli investimenti. Il rimborso degli acquisti effettuati con la carta va ad alimentare il proprio piano di accumulo Trade Republic.

Cosa puoi fare adesso?

Per conoscere meglio la challenger bank leggi la recensione su Trade Republic. Per saperne di più sui servizi offerti con le condizioni e i costi applicati, fai riferimento al sito ufficiale Trade Republic.

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