Unicredit è tornata sul mercato obbligazionario con un nuovo bond senior preferred a tasso variabile a di durata quadriennale. L’emissione, rivolta a qualificati investitori istituzionali italiani e esteri, ha ottenuto un ottimo riscontro. A fronte di un’offerta pari a 1 miliardo di euro (ammontare dell’emissione) sono arrivate domande per un totale di 2,3 miliardi di euro. Il boom della domanda (siamo ad oltre 2 volte il quantitativo messo sul piatto dall’emittente) è stato un vantaggio per Unicredit che ha potuto così abbassare il rendimento offerto rispetto a quelle che erano le indicazioni fornito al momento del lancio dell’operazione.
Come sempre avviene nel caso di emissioni destinate non alla platea retail, il parterre dei sottoscrittori delle nuove obbligazioni senior preferred di Piazza Gae Aulenti, alla fine è risultato molto circoscritto: appena 135 gli investitori che hanno sottoscritto l’emissione. Vero è che il collocamento è stato affare loro, tuttavia i risultati dell’emissione sono utili anche ai trader retail per saggiare lo stato di salute del debito di Unicredit nonchè le sue capacità di finanziamento.
Nuovo bond senior Unicredit a 4 anni: le caratteristiche
I punti salienti della nuova emissione obbligazionaria di Unicredit sono: la durata di 4 anni, il tasso variabile per tutto il ciclo di vita del prodotto, l’opzione call esercitabile dall’emittente dopo i primi 3 anni di durata.
Le obbligazioni sono state emesse nell’ambito del programma Euro Medium Term Notes di Piazza Gae Aulenti e verranno quotate presso la Borsa di Lussemburgo. Essendo del tipo senior preferred, i bond verranno classificati nello stesso livello degli altri debiti della medesima tipologia. I rating del nuovo bond senior sono: Baa1 da Moody’s, BBB da S&P e BBB+ dall’agenzia Fitch.
Per quello che riguarda il profilo di rischio, trattandosi di un senior preferred, gli investitori hanno garantito un grado di protezione superiore rispetto ad altre obbligazioni subordinate come i bond At1. Tecnicamente si tratta di debito privilegiato definito “preferred” perché nel caso in cui ci dovesse essere insolvenza da parte dell’emittente sarebbe rimborsato prima rispetto ad altre tipologie di debito subordinato ma logicamente dopo crediti garantiti e depositi che hanno sempre la priorità in questa scala.
Basso livello di rischio, quindi, con un prezzo da pagare che è dato dal rendimento contenuto rispetto ad esempio a quello che esitano le obbligazioni subordinate le quali hanno la necessità di rendersi più attraenti per far digerire il profilo di rischio più alto.
Nell’ambito del collocamento Unicredit Bank ha agito in qualità di global coordinator, sole book runner e lead manager mentre un pool formato da BNP Paribas, Erste Group, Raiffeisen Bank International, TD Securities e Mediobancfa hanno agito in qualità di joint lead manager dell’operazione.
Il rendimento esitato dall’emissione senior preferred di Unicredit
Grazie proprio alla domanda molto forte da parte degli istituzionali, l’emittente ha potuto abbassare la guidance iniziale di 100 punti base sopra l’Euribor a 3 mesi ai 70 punti base finali mentre il prezzo di emissione/re-offer è stato fissato al 100%.
L’abbassamento della guidance prevista all’inizio significa che l’emittente dovrà farsi carico di un costo minore per l’indebitamento. Una buona notizia per Piazza Gae Aulenti che vede così confermata la percezione dei mercati finanziari internazionali su quella che è la sua solidità.
Più concretamente grazie al successo del collocamento, Unicredit potrà ora anticipare l’esecuzione del suo piano di funding ai fini MREL del prossimo anno.
Appena poche settimane fa, Unicredit era stata ancora protagonista sull’obbligazionario con l’annuncio del rimborso anticipato del bond tasso fisso 2036 (ISIN IT0005571051) che è in attuazione proprio oggi 14 novembre 2024.